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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Corso Europa

La coca in casa non è sicura, allora la sotterrano in un campo

Arrestato la prima volta nel marzo scorso per spaccio, gli era stata sequestrata la droga che teneva in casa. Così, una volta uscito di prigione, insieme ad un amico, aveva trasferito “l'attività” in un campo dietro il Galassia. Ieri, sono finiti entrambi in manette

Arrestati due albanesi per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Uno dei due era già stato arrestato dalla polizia nel marzo scorso. Si tratta di un albanese, l'accusa è sempre la stessa. All'epoca, il suo convivente (ieri arrestato anche lui) e una ragazza, erano stati solo denunciati: non c'erano prove che spacciassero.

Una volta tornato libero, il ragazzo ha ripreso con l'amico a svendere “neve” più di prima. Ma non trovando l'abitazione sicura, per nascondere la droga, si erano industriati diversamente. Sotterravano le dosi già divise in un campo nei pressi del Galassia – il centro commerciale fra corso Europa e via Bubba. La polizia, che li teneva d'occhio a distanza, si era accorta che l'uomo, nottetempo, si recava al campo, stava qualche minuto e poi ripartiva. Gli appostamenti erano stati prudenti però, per paura che lo spacciatore si accorgesse di essere seguito, avendo già avuto a che fare con le forze dell'ordine.
  Nel campo, 50 grammi di cocaina, un bilancino e l'occorrente per confezionare le dosi  

Nella notte fra il 10 e l'11 giugno scorso, durante un appostamento mirato al campo, gli agenti della Squadra Mobile di Piacenza, hanno visto arrivare la coppia. È l'una. Il primo si è addentrato nel campo, l'amico a fare da palo. Poi, anche il secondo è sparito nell'oscurità. Ma quando sono tornati sulla strada, hanno trovato la polizia ad aspettarli. Subito, hanno cercato di disfarsi di quattro “pacchettini”, dosi di cocaina, gettandoli per terra. Sono arrestati entrambi, per detenzione ai fini di spaccio.

Sono stati inequivocabilmente loro a confezionare la droga, sui pacchetti c'è la loro firma, spiega il commissario Stefano Vernelli. Invece di termosigillare la dose, loro la chiudevano nella pellicola che poi appiccicavano bene con lo scotch: le stesse modalità utilizzate nel marzo scorso.

Nel campo, disseminati, gli agenti hanno trovato un bilancino e il nastro adesivo. Sotto un altro albero, un contenitore con all'interno 16 dose da 1 grammo già pronte e altri due pacchetti di droga ancora da confezionare. Il campo, praticamente, era diventato il loro laboratorio, in cui preparare la coca da vendere. Ne sono stati trovati 50 grammi.
L'area del campo. Foto google maps
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