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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Piazza Duomo

Una bandiera italiana benedetta è stata posata nelle mani dell'Angil dal Dom

E' stata posata nelle mani dell'Angil dal Dom la bandiera italiana prima benedetta dal vescovo Ambrosio. D'ora in poi 'veglierà' sulla città dal punto più alto di Piacenza. LE IMMAGINI

vescovoIl vescovo mons.Gianni Ambrosio sul sagrato della Cattedrale del Duomo ha benedetto una bandiera dell'Italia. Successivamente Sergio Paraboschi aiutato dal figlio Andrea ha portato la bandiera sulla guglia della torre e l'ha posata tra le mani dell’Angil dal Dom. Questo gesto vuol mettere in risalto il fatto storico della primogenitura di Piacenza avvenuta nel marzo del 1848 quando il vescovo Sanvitale il 21 marzo, giorno della proclamazione, benedì il tricolore e un piacentino scalando la guglia del Duomo l'issò tra le braccia dell'Angelo tra l’acclamazione della folla raccolta in piazza Duomo.

LA STORIA -  Così mons. Galvani: "L'Angelo del Duomo è un segno d’identità di appartenenza di tutti i piacentini ad una comunità non solo religiosa, la Diocesi, ma anche civile, la città di Piacenza, che per prima diede la sua adesione all’amata patria. Dal 1141 a 72 metri di altezza l'Angelo vigila notte e giorno sulla sua Cattedrale, sulla sua città e su tutti i piacentini sparsi nel mondo; essi sono partiti in cerca di lavoro per i paesi più lontani, hanno fatto onore con la loro operosità ed il loro ingegno non solo a Piacenza, ma a tutta l’Italia; è ad alcuni di essi che in questi ultimi vent'anni è stato assegnato il premio che porta il nome dell’Angelo 'Angil dal Dom', assegnato per la prima volta ad un piacentino appartenente alla stimata e benemerita famiglia piacentina dei Perotti, un Padre Scalabriniano Antonio Perotti. Anche alle due famiglie scalabriniane, dei Padri e delle Suore, che, ereditando lo spirito di amor patrio del Beato Scalabrini, è stato assegnato il premio dell'Angil dal Dom per la loro attività missionaria in tutto il mondo nell'assistenza agli emigrati".

SI VEDE DAL PO - "Suggestiva - continua mons.Galvani - è la visione che i piacentini hanno dell’Angelo quando ritornando da oltre Po già da San Rocco, tra le cime dei pioppeti delle boschine del Po appare loro il nostro Angelo a dare il 'ben tornato' alle loro case nella loro città e da domani, festa dell’anniversario dell’Italia, mostrerà loro oltre la croce anche la bandiera tricolore: il loro essere cristiani ed il loro essere italiani. Ricordiamo che la realizzazione della nuova illuminazione notturna dell’Angil è stata resa possibile grazie alla direzione e maestranze della Società Enel Sole che hanno messo a disposizione le luci di nuovissima produzione che consentono una durata di almeno dieci anni di efficienza senza alcuna manutenzione".

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