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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Picchia e stupra la moglie, sceglie il rito abbreviato. Era già stato condannato a tre anni

Sarà processato a dicembre il macedone, tuttora in carcere, che usava violenza verso la donna e anche sui figli creando un clima di terrore in quella casa. E’ accusato di maltrattamenti, violenza sessuale e lesioni

Sarà processato a dicembre il 51enne macedone accusato di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale e lesioni nei confronti della moglie. Il 17 ottobre l’uomo, che si trova in carcere dopo essere arrestato a luglio, difeso dall’avvocato Anna Maria Fanzini, ha scelto il rito abbreviato (che consente lo sconto di un terzo della pena) davanti al giudice per le indagini preliminari Stefania Di Rienzo, pm Matteo Centini. Nell’udienza, la moglie si è costituita come parte civile, con l’avvocato Mara Tutone. Il 51enne aveva già patteggiato una pena a tre anni di reclusione ed era tornato a casa, a Piacenza, dopo averla scontata. Ma a luglio aveva ripreso a usare la violenza con la moglie e anche con i figli (ora lei si sta separando). Il 2 luglio, ubriaco, aveva cercato di aver un rapporto sessuale con la moglie. Lei si era rifiutata ed era stata picchiata brutalmente: naso rotto, molte lesioni e una prognosi di 30 giorni. Una violenza avvenuta davanti ai figli. Gli agenti delle volanti lo avevano portato in carcere, arrestandolo in flagranza. Secondo quanto emerso dalle indagini, il 51enne si sarebbe ubriacato spesso sfogandosi sulla moglie, e anche sui figli, bersaglio delle sue violenze fisiche e psicologiche. Nonostante lo stato di paura e prostrazione, la donna era riuscita a denunciarlo e a farlo finire sin carcere, mettendo così al sicuro la sua famiglia. Ma non lo aveva lasciato. Cosa che, invece, si è decisa a fare dopo l’aggressione dello scorso luglio.

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