I militari della stazione di Pontedellolio hanno prima cercato un dialogo con il giovane, parlando attraverso la porta, poi quando lui ha dichiarato di avere un coltello (trovato poi nascosto in una borsa) sono intervenuti per paura che potesse ferire la ragazza. Hanno forzato la porta e lui ha cominciato a sputare loro in faccia, a colpirli con calci e pugni. Non senza fatica, era infatti fuori di sé, sono riusciti poi ad immobilizzarlo e condurlo in caserma dove ha passato la notte. La 18enne per il terrore si era chiusa nell'armadio della camera da letto dove è stata trovata ferita e sotto choc. E' stata portata in ospedale dove è stata medicata: ne avrà per 25 giorni. Nella colluttazione sono rimasti feriti anche due militari, per loro la prognosi è di 10 giorni ciascuno. 

Dai successivi accertamenti è emerso che i due si erano lasciati proprio perché lui eradiventato violento, e nell'estate scorsa si sarebbe presentato sotto casa di lei urlando e dando di matto. Non solo: il 24enne maltratterebbe da mesi anche i genitori arrivandoli a colpire con alcuni oggetti.  Pesantissime le accuse formulate dalla procura, le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Roberto Fontana: sequestro di persona, tentata violenza sessuale, resistenza e lesioni ai carabinieri e maltrattamenti nei confronti della madre. Nella giornata del 23 dicembre il ragazzo, che ha alcuni precedenti per furto, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Il ragazzo, difeso dall'avvocato Giovanni Capelli, ha risposto alle domande del gip Adele Savastano e pare sia apparso molto provato e che si sia reso conto di ciò che aveva fatto.