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Pietro Santini in pensione: «Ricomincerei tutto da capo. Per me l'Arma è tutto»

«Rifarei tutto quello che ho fatto, anzi se fosse possibile ricomincerei tutto da capo domani mattina» con queste parole il luogotenente dei carabinieri Pietro Santini ha salutato i colleghi arrivati i superiori, gli amici e i giornalisti in un momento di festa alla caserma di via Beverora. Dopo 46 anni di servizio è arrivata l'ora della pensione

«Rifarei tutto quello che ho fatto, anzi se fosse possibile ricomincerei tutto da capo domani mattina» con queste parole il luogotenente dei carabinieri Pietro Santini ha salutato i colleghi arrivati da tutte le caserme del Piacentino, i superiori, gli amici e i giornalisti in un momento di festa alla caserma di via Beverora nella mattinata del 23 aprile. Dopo 46 anni di servizio è arrivata l'ora della pensione. 

Santini, arruolato nel 1969, dopo la scuola Allievi Sottufficiali di Velletri ha prestato servizio a Bologna, Sassuolo, Modena dove ha comandato il Nucleo Operativo del Reparto Operativo. In quegli anni, solo per citare alcune attività, ha gestito diversi sequestri di persona, tutti risolti positivamente e ha indagato sull'influenza della Camorra in quell'area dopo un duplice omicidio a Reggio Emilia. Dal 1988 è infine a Piacenza e dal 1998 al Nucleo investigativo che ha poi comandato fino al 2003. Moltissime le indagini e le operazioni portate a termine: "Grande Drago", i molteplici omicidi che hanno insanguinato Piacenza, tutti risolti, e rapine, estorsioni e reati contro la pubblica amministrazione. 

«Nonostante abbia visto solo l'ultima parte del tuo lavoro in questa città ho visto abbastanza per dire che sei un punto di riferimento per tutta la caserma. Il tuo parere mancherà sicuramente». Con queste parole il comandante provinciale dei Carabinieri, il colonnello Filippo Fruttini ha voluto salutare Santini. Dopo di lui tanti gli attestati di stima tra gli applausi e la commozione, «Hai sempre creduto in quello che facevi senza mai fermarti» afferma il comandante del nucleo investigativo Massimo Barbaglia. E continua: «Ho avuto la fortuna di averti per un periodo come vicecomandante e te ne sono grato».

A rendere omaggio al luogotenente in servizio da 46 anni anche i magistrati Ornella Chicca, Emilio Pisante e Antonio Colonna che ricorda: «Spesso vedevo più lui dei miei genitori, perché Santini ha sempre avuto una dedizione assoluta verso il suo lavoro che ha sempre portato avanti con onestà e responsabilità con un unico vero obiettivo: la giustizia. Il suo modo di indagare, quello "alla vecchia maniera", ha sempre portato risultati eccellenti e per questo a lui va il nostro più sincero grazie». Non mancano gli applausi e Santini, prima del brindisi e delle foto di rito, ricorda visibilmente commosso: «Non è mai un investigatore solo a risolvere un caso, ma la differenza la fa la squadra. Il merito quindi deve essere sempre del gruppo. Non ho rimpianti, e se potessi ricomincerei tutto subito. Ai ragazzi che si arruolano adesso e che vogliono fare questo mestiere dico di non mollare mai. La tecnologia è fondamentale ma il buon carabiniere è quello che sta tra la gente e ha la fiducia della persone. Quando si è stanchi di aspettare bisogna subito ricominciare tutto da capo. Per me l'Arma è stata tutto, e lo sarà per sempre».

Il luogotenente dei carabinieri Santini in pensione ©IlPiacenza


 

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