«Non abbiamo nulla da nascondere, i verbali sulla piscina non ci sono»
Perquisizione delle forze dell'ordine in municipio alla ricerca della documentazione relativa alla piscina sarmatese. Le considerazioni del sindaco Claudia Ferrari
«Venerdì scorso i carabinieri e la Digos della questura hanno perquisito il municipio di Sarmato alla ricerca di verbali di sopralluogo degli anni compresi tra il 2008 e il 2019, che il Comune, stando alla convenzione, avrebbe dovuto svolgere annualmente presso la piscina comunale di Sarmato». A darne notizia è il sindaco Claudia Ferrari, la quale sul proprio profilo Facebook ha analizzato e ripercorso la vicenda che la vede denunciata per omessa consegna di atti d'ufficio corretto.
«Questa perquisizione - spiega il primo cittadino - segue ad una denuncia presentata nei miei confronti perché, a dire del denunciante, non avrei voluto consegnare copia di alcuni documenti che sarebbero stati redatti anni fa durante la gestione comunale da parte di un'altra amministrazione. So che in questo weekend quanto accaduto è stato sulla bocca di tutti e so che anche online ci sono stati vari interventi sui social. Come sapete, i social sono un mezzo che utilizzo per aggiornarvi su quanto accade in Comune, ma naturalmente queste sono questioni delicate, per le quali noi abbiamo scelto di usare serietà e trasparenza, di cui si stanno occupando i legali, per cui Facebook non sarà certo il luogo in cui io esprimerò opinioni, tuttavia colgo l'occasione per chiarire alcune cose».
«E' da un anno e mezzo che diciamo che questi verbali non ci sono e la perquisizione ha effettivamente accertato la loro assenza, che vantaggio avremmo a non consegnare i verbali in questione, di cui per altro il gestore avrebbe dovuto avere copia? I verbali non risultano nemmeno registrati al protocollo del Comune che, vi ricordo, ha un ordine cronologico progressivo e quindi non può essere modificato. I documenti comunali vanno protocollati, per renderne l'ufficialità. Abbiamo dato ovviamente massima disponibilità e collaborazione, anche perché non abbiamo nulla da nascondere». E ancora: «Abbiamo sempre agito nella massima trasparenza e a tutela dell'interesse pubblico, tanto da interessare ufficialmente sulla questione verbali anche la precedente sindaca e il precedente tecnico, ma senza risultati e la Convenzione con Bertolotti non è stata revocata e si è chiusa per scadenza della durata prevista».
«Ci tengo a specificare che non è, e non è mai stata, una lotta tra noi e Bertolotti, almeno da parte nostra, - prosegue - né tanto meno tra me e la passata amministrazione, bensì quello che considero il corretto procedere di una sindaca (e quindi di un gruppo di maggioranza) a favore della comunità. A chi lamenta il fatto che io abbia "messo in mezzo" i legali chiedo: non l'avreste fatto anche voi? Vorrei spiegare che sono stata denunciata per un reato penale e quindi è nei miei diritti incaricare un avvocato di fiducia al fine di difendermi adeguatamente. Sono stata denunciata personalmente per un atto fatto nel ruolo di sindaca; ho scelto di difendermi a livello personale, pagando il legale interamente di tasca mia».
«In molti in questi giorni mi avete chiesto "Come stai?" Da persona totalmente estranea ai fatti contestati, rispondo qui: Bene, grazie. Sono solo stanca di questa situazione, di questi toni allucinanti, di leggere che dovrei essere legata a una pianta e vedere persone che rappresentano i e le sarmatesi o lo hanno fatto in passato condividere incredibilmente queste posizioni. Ma soprattutto, sono molto dispiaciuta di dover impiegare il mio tempo per questioni come questa e di scoprire ancora una volta che a prendere spazio sui giornali siano queste vicende, quando invece Sarmato ha fatto passi da gigante, passi per cui abbiamo lavorato incessantemente: le scuole più sicure e accessibili ai disabili, l'area ex Eridania che riparte, il cimitero di nuovo manutenuto come non avveniva da anni. Sono solo le ultime delle tante cose fatte. Alziamo lo sguardo, io sono già oltre; questa situazione verrà presto chiarita; è in mano a legali di cui mi fido e che difenderanno me e, per quanto concerne le questioni amministrative, il Comune (e quindi la comunità tutta)».