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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

«Polizia municipale offesa dai commenti su Facebook». Il sindacato si rivolge alla Procura

Il Sulpl di Piacenza ha diffuso una nota in cui punta il dito contro alcuni commenti comparsi sulla fanpage Facebook «di un noto quotidiano online di Piacenza, con riferimento ad uno dei tanti comunicati stampa apparsi nei giorni scorsi»

«I social network devono essere sfruttati per comunicare ed informare, non per offendere e diffamare. Facebook se utilizzato con criterio è un social network con enormi potenzialità, ma pare che purtroppo stia diventando un luogo virtuale su cui offendere e diffamare la Polizia Locale». Lo scrive in un una nota il sindacato di polizia locale Supl di Piacenza, puntando il dito contro alcuni commenti comparsi sulla fanpage Facebook «di un noto quotidiano online di Piacenza, con riferimento ad uno dei tanti comunicati stampa apparsi nei giorni scorsi». Per questo, Miriam Palumbo, dirigente sindacale piacentina, ha presentato una denuncia alla Procura di Piacenza.

«Sempre più spesso - scrive Palumbo nella nota - capita di imbattersi nella lettura di “post” o “commenti” a dir poco sconvenienti; è vero che esiste la sacrosanta libertà di pensiero e parola, ma non bisogna mai oltrepassare il limite, altrimenti si può incorrere nel reato di diffamazione a mezzo stampa (punito dall'art. 595 c.p. con pene, nella forma aggravata, fino a 3 anni di reclusione e con annesso diritto al risarcimento nei confronti della parte lesa)».

«Ricordiamo - conclude il Sulpl - che qualunque attività effettuata su Internet (e di conseguenza anche su Facebook) è registrata sui siti in cui viene eseguita (da un minimo di 3 mesi a un massimo di 2 anni, in funzione della legislazione dello Stato di origine del gestore), e l'autore è, generalmente, sempre rintracciabile da parte degli organi di controllo preposti (Polizia Postale, Carabinieri, Guardia di Finanza) e a seguito di un ordine di procedura da parte dell'Autorità Giudiziaria. Restiamo dunque in attesa che la Giustizia faccia il proprio corso e che episodi del genere accadano sempre con minor frequenza».

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