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Cronaca

Traffico di anabolizzanti dalla Romania, arrestato un agente di polizia

La squadra mobile di Piacenza ha fatto luce su un traffico di anabolizzanti provenienti dalla Romania e destinati a certi frequentatori di alcune palestre piacentine. L'altro giorno è stato arrestato davanti alla stazione, in piazzale Marconi, un agente di polizia di 28 anni, in servizio da tempo alla scuola allievi agenti di viale Malta, che è stato trovato con sette confezioni di sostanze dopanti proibite

La squadra mobile di Piacenza ha fatto luce su un traffico di anabolizzanti provenienti dalla Romania e destinati a certi frequentatori di alcune palestre piacentine. L’altro giorno è stato arrestato davanti alla stazione, in piazzale Marconi, un agente di polizia di 28 anni, in servizio da tempo alla scuola allievi agenti di viale Malta, che è stato trovato con sette confezioni di sostanze dopanti proibite: era un spedizione che gli era appena arrivata dalla Romania, e sulle cui tracce si trovavano anche gli agenti della questura di viale Malta. I quali si sono presentati all’appuntamento, arrestando sul fatto il loro giovane collega.

Le sostanze sequestrate, tra cui anche il famoso Nandrolone, sono in parte per uso strettamente farmaceutico e, in altra parte, addirittura per uso veterinario. Secondo il sostituto procuratore Antonio Colonna, il giovane agente arrestato sarebbe solo un anello della catena, e a sua volta avrebbe ceduto in seguito quelle sostanze a chi poi, materialmente, si occupa di venderle sottobanco a certi frequentatori di alcune palestre piacentine. 

Le indagini sono ancora in corso, e su molti aspetti infatti la Procura di Piacenza decide di mantenere il silenzio. Il 28enne arrestato, che attualmente è stato sospeso dal servizio, si trova ora agli arresti domiciliari grazie all’atteggiamento di collaborazione mostrato in sede di interrogatorio davanti al gip. 

«Si tratta di sostanze che, se assunte fuori dagli ambiti di prescrizione, sono assolutamente dannose per la salute umana» ha ribadito Colonna. Il capo della Procura, Salvatore Cappelleri, ha invece espresso il suo compiacimento «per l'attività svolta dalla questura e dalla squadra mobile che, con competenza e determinazione, hanno dimostrato che la polizia è un corpo sano, in grado di espellere chi si fa tentare e vìola le regole».

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