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Cronaca

Per i militari iscritti al Nuovo Sindacato Carabinieri una polizza assicurativa di tutela legale

Il segretario generale Massimiliano Zetti: «Risultato che potrebbe convincere il legislatore a rivedere le proprie scelte e quindi riportare la competenza per le attività antisindacali dal Tar al Giudice del lavoro»

Il Nuovo Sindacato Carabinieri dal 1 maggio e per un anno offre a tutti i suoi iscritti una polizza assicurativa di tutela legale che copre tutte le spese in caso di procedimento penale per fatti accaduti in servizio e nella vita privata, anche per delitti dolosi (in caso di assoluzione) e con un massimale di 20mila euro per evento.  L’assicurazione inoltre prevede la copertura anche in caso di contenzioso con l’amministrazione in modo da assicurare il rimborso delle spese legali dei carabinieri nei procedimenti disciplinari di Stato, nei ricorsi per trasferimenti d’autorità e per le valutazioni caratteristiche, davanti ai tribunali amministrativi e fino al Consiglio di Stato. La polizza lascia agli iscritti la libertà di scelta dell’avvocato di loro fiducia e prevede l’anticipo delle spese da parte della compagnia assicuratrice fin da subito, coprendo anche le spese dei consulenti di parte (CTP). «È un risultato - spiega il segretario generale Massimiliano Zetti a Piacenza nella giornata del 26 aprile con gli altri dirigenti per un nuova udienza del Processo Levante  - che potrebbe convincere il legislatore a rivedere le proprie scelte e quindi riportare la competenza per le attività antisindacali dal Tar al Giudice del Lavoro: la povertà stipendiale non sarà più un freno o un deterrente per impedire al carabiniere di ricorrere contro gli abusi e le ingiustizie». Si tratta di «un'occasione per i carabinieri dell'Emilia-Romagna da non perdere», dichiarano il segretario regionale Armando De Angelis e il segretario regionale aggiunto Giovanni Morgese.

PROCESSO LEVANTE E COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE - Il Nuovo Sindacato Carabinieri si è costituito con con l’avvocato Maria Grazia Russo parte civile nel procedimento che vede imputati cinque carabinieri della Caserma Levante accusati di gravi reati e per cui è in corso il processo con rito abbreviato. Nella scorsa udienza l'Nsc ha chiesto 20mila euro di risarcimento. «La nostra richiesta - spiega il segretario nazionale Massimiliano Zetti - è più che altro simbolica in ragione anche della nostra presenza da poco sulla scena. La nostra costituzione di parte civile era volta non tanto nel rilevare le colpe e i reati a carico dei militari, a noi interessava invece l’aspetto che anche oggi è emerso, ossia la “follia dei numeri”: pressione da parte di pezzi della scala gerarchica nell’aumentare il numero degli arresti per fare statistica che ha poi causato queste distorsioni ramificate e ed esagerazioni incredibili».

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