Il traffico, non c'è dubbio, lo supporta il nuovo ponte di barche. Almeno stando alle cifre diffuse oggi da Comune e Prefettura: sono stati 14mila i transiti giornalieri monitorati nei primi 30 giorni di apertura. Il ponte crollato – assicura Palazzo Mercanti – ne contava 20mila dal dì.

Eppure di lamentele, a piazza Cavalli, ne sono arrivate a valanghe: chi  percorre il ponte lamenta l’eccessiva lunghezza dei percorsi urbani per accedervi, chi non lo percorre ha comunque  modificato le proprie abitudini di guida, per adeguarsi al nuovo assetto viabilistico dell’argine.

In linea di massima, il ponte può essere sgomberato anche dalla neve

Con buona pace di tutti, alle lamentele ha risposto l'assessore comunale alla mobilità, Vincenzo Carbone: “Il ponte galleggiante necessita di uno schema di circolazione a sensi unici, che assicuri opportune corsie di emergenza in prossimità della sponda piacentina”. Inutile quindi lagnarsi: le corsie sono necessarie e riservate ai mezzi di pronto intervento per assicurare le operazioni di soccorso in caso di necessità. Sicurezza e agio non sembrano navigare nella stessa direzione.

Risposte da parte dell'amministrazione comunale anche a chi aveva sollevato perplessità in vista di possibili nevicate cittadine: il ponte può essere sgombrato dalla neve con i normali mezzi spartineve in condizioni ordinarie. Per le condizioni straordinarie e per le altrettanto straordinarie nevicate, il collegamento potrebbe essere chiuso. Del resto non sarebbe la prima volta: è già successo il 1 dicembre scorso, appena 15 giorni dopo l'apertura.