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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / San Giovanni

Ponte Po, firmato un protocollo contro "infiltrazioni mafiose"

Firmato in prefettura un protocollo contro le infiltrazioni mafiose negli appalti e nei subappalti per la costruzione del nuovo ponte di Po. Ma la domanda è: perchè solo ora a lavori quasi ultimati? Il prefetto: "Tempi tecnici"

E' stato firmato giovedì 11 novembre in prefettura un protocollo tra Anas, prefettura e Cons.fer ai fini "della prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata relativo ai lavori di ricostruzione e manutenzione del ponte sul fiume Po". Il documento, in sostanza, prevede che l'Anas comunichi tempestivamente alla prefettura, "per le opportune verifiche", i dati relativi alle società cui l'impresa intende affidare l'esecuzione dei lavori in subappalto.

PERCHE' A LAVORI QUASI ULTIMATI? - Questo, ovviamente, poichè con commesse di questo genere (oltre cinquanta milioni di euro) il rischio di "interessamento" mafioso è molto forte. Tuttavia, una domanda ha villicato non poco la curiosità dei giornalisti che hanno assistito alla firma: come mai il documento è stato sigliato a lavori quasi ultimati (il termine dato da Anas per la consegna del ponte è il 18 dicembre)?

LA RISPOSTA - Il prefetto Silvana Riccio ha risposto: "La stesura per protocollo è partita con il mio insediamento, a giugno 2010. Ovviamente, ci sono dei tempi tecnici molto lunghi: anzi, è stato quasi un miracolo essere riusciti ad arrivare a questa firma a novembre. I lavori sul ponte non si concludono con la sua inaugurazione, ma c'è anche la manutenzione. In ogni modo è un protocollo di "prevenzione": non è stato fatto poichè ci sono state reali avvisaglie o pericoli di infiltrazioni mafiose, ma solo a titolo preventivo". Sarà, ma il perchè di una firma a lavori così inoltrati non è così, secondo noi, così chiaro.

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