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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Preso l’ultimo pusher dell’operazione Giardini: era tornato in Italia da clandestino

Arrestato dai carabinieri di Rivergaro. Un tunisino di 24 anni è stato arrestato perché è tornato in Italia in modo irregolare e perché aveva un ordine di custodia cautelare emesso dal gip per la maxi inchiesta sugli spacciatori a Gossolengo

Ne mancava uno all’appello, ma i carabinieri l’hanno scovato e arrestato. E’ finito in manette l’ultimo dei gruppi criminali di spacciatori che erano stati catturati dai carabinieri di Rivergaro nell’operazione Giardini, conclusasi ad agosto. I militari del paese della Valtrebbia, coordinati dal sostituto procuratore Emilio Pisante, avevano azzerato una nutrita gang di pusher dopo un’indagine partita dallo spaccio di droga nei giardini di Gossolengo. L’ultimo finito in manette è un tunisino di 24 anno, fermato alla stazione ferroviaria di Piacenza il 10 ottobre. Il giovane era tornato in Italia, dove era irregolare e da dove era stato espulso, dopo essere andato in Tunisia. Inoltre, sul suo capo pendeva un ordine di custodia cautelare emesso ad agosto, per l’inchiesta sullo spaccio. Per lui, il giudice Sonia Caravelli ha disposto la custodia cautelare in carcere, come chiesto dal pm Antonio Rubino. Il 24enne, difeso dall’avvocato Paolo Lentini, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il processo è stato rinviato. Tre i gruppi che agivano e che rifornivano di droga la città era provincia: uno di egiziani e marocchini, uno di italiani e un terzo di gambiani, profughi, i quali materialmente erano i capi e tiravano le fila del sodalizio criminale, movimentando chili di stupefacente quasi sempre hascisc (ma anche marijuana, cocaina ed eroina) che poi vendevano all'ingrosso (ma anche al dettaglio) agli due gruppi (gli italiani avevano clienti adulti e vendevano più spesso cocaina).

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