Preso latitante indiano dopo due anni: taglieggiava i connazionali
Singh Mandeep, indiano di 29 anni, da due anni era latitante dopo esser stato colpito da un ordinamento restrittivo per minacce, danneggiamento ed estorsione nei confronti di alcuni connazionali a Cortemaggiore. Ieri notte, alle 3, è stato trovato dai carabinieri in casa di un altro indiano
Un'irruzione nel cuore della notte, che non ha lasciato il tempo di reagire a un latitante indiano di 29 anni. Singh Mandeep, così, è stato scoperto in casa di un connazionale di 56 anni, Kumar Bhutto. I due, nel 2007, si erano resi protagonisti di episodi di taglieggiamento nella numerosa comunità indiana di Cortemaggiore.
La notizia dell'operazione è stata resa nota questa mattina in viale Beverora dal capitano Andrea Leo, comandante della stazione dei carabinieri di Fiorenzuola. I militari dell'arma erano da tempo sulle tracce del 29enne indiano, colpito, due anni fa, da ordinamento restrittivo. Lui e Bhutto, infatti, minacciavano ed estorcevano denaro ad altri connazionali.
Ma non si limitavano ad agire con le parole. Richiedendo una sorta di "pizzo" - avevano ormai raccolto migliaia di euro -, erano arrivati a percuotere e picchiare i connazionali restii nei pagamenti. Due vittime, nel 2007, decisero di parlare, identificando i soggetti: i carabinieri riuscirono quindi ad arrestare il più anziano, mentre Mandeep riuscì a fuggire.
Credendo di essere ormai al sicuro, qualche giorno fa è ritornato dall'amico a Cortemaggiore. Gli uomini dell'Arma ne sono stati informati. Nel cuore della notte, quindi, l'irruzione a colpo sicuro nella casa di Bhutto: Mandeep non ha opposto resistenza, anche se ha cercato un improbabile nascondiglio sotto il letto. E' stato trovato immediatamente. L'amico è stato così riarrestato per favoreggiamento.
La notizia dell'operazione è stata resa nota questa mattina in viale Beverora dal capitano Andrea Leo, comandante della stazione dei carabinieri di Fiorenzuola. I militari dell'arma erano da tempo sulle tracce del 29enne indiano, colpito, due anni fa, da ordinamento restrittivo. Lui e Bhutto, infatti, minacciavano ed estorcevano denaro ad altri connazionali.
L'uomo, una volta scoperto, non ha opposto resistenza. Ma ha cercato un improbabile nascondiglio sotto il letto |
Ma non si limitavano ad agire con le parole. Richiedendo una sorta di "pizzo" - avevano ormai raccolto migliaia di euro -, erano arrivati a percuotere e picchiare i connazionali restii nei pagamenti. Due vittime, nel 2007, decisero di parlare, identificando i soggetti: i carabinieri riuscirono quindi ad arrestare il più anziano, mentre Mandeep riuscì a fuggire.
Credendo di essere ormai al sicuro, qualche giorno fa è ritornato dall'amico a Cortemaggiore. Gli uomini dell'Arma ne sono stati informati. Nel cuore della notte, quindi, l'irruzione a colpo sicuro nella casa di Bhutto: Mandeep non ha opposto resistenza, anche se ha cercato un improbabile nascondiglio sotto il letto. E' stato trovato immediatamente. L'amico è stato così riarrestato per favoreggiamento.