Presunti maltrattamenti a San Polo, la difesa delle maestre chiede una perizia su file audio e video
Altra udienza preliminare davanti al gip Fiammetta Modica per le tre indagate (una suora e due maestre). Le indagini cominciarono nel 2019 e furono svolte dai carabinieri di San Giorgio e coordinate dal pm Matteo Centini
Presunti maltrattamenti all'asilo di San Polo. Si è svolta nella giornata del 7 luglio un'altra udienza preliminare davanti al gip Fiammetta Modica. Gli indagati sono tre: suor Silvana Paluello (difesa dall’avvocato Luigi Alibrandi) e le due maestre Annalisa Paraboschi ed Ernestina Rossi (assistite dagli avvocati Franco Livera e Graziella Mingardi). Erano quattro ma don Franco Sagliani è deceduto nelle settimane scorse. Sono accusate di maltrattamenti sui minori, aggravati dal fatto di aver commesso certi atti davanti ai bimbi. Le indagini sono state coordinate dal pm Matteo Centini e svolte dai carabinieri di San Giorgio nel 2019.
Nell'udienza del 7 luglio l'avvocato Alibrandi ha sollevato un'eccezione ritenendo il capo di imputazione troppo generico ma il gip l'ha rigettata. Modica ha invece accolto la richiesta degli avvocati Livera e Mingardi: i legali hanno chiesto una perizia per effettuare la trascrizione e la verifica dei file audio e video delle telecamere e dispositivi installati dai carabinieri durante le indagini. Ora pertanto sarà nominato dal giudice un perito.
LA VICENDA - Le indagini sull'asilo privato, coordinate dal sostituto procuratore Centini e svolte dai carabinieri di San Giorgio all'epoca guidati dal luogotenente Marco Dubrovich, cominciarono nel novembre del 2019. Gli investigatori installarono anche delle telecamere nascoste nella scuola. Dalle immagini sarebbero emersi atteggiamenti poco consoni al ruolo di un insegnante: i bambini sarebbe stati, secondo le accuse, vittime di aggressioni verbali «per ledere l’integrità psicologica dei piccoli», come scrisse il gip nell’ordinanza di custodia cautelare (all’inizio per la suora e due maestre scattarono gli arresti domiciliari e in seguito venne indagato anche il parroco; ora sono tutti in libertà). Tutte e tre le insegnanti, come fatto anche durante l'interrogatorio di garanzia davanti al gip, hanno sempre negato le accuse dicendo di non aver mai maltrattato i piccoli.