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Cronaca

«Prima snobbavo il Covid, ora dico che non è uno scherzo: distrugge i polmoni»

La trasmissione “Piazzapulita” di La7 entra all’ospedale di Piacenza tra i ricoverati per Covid, alle prese con le conseguenze della malattia. Sono tutti no-vax “pentiti”

“Piazzapulita”, il talkshow di approfondimento di La7, ha mandato in onda, nella serata del 16 dicembre, un servizio che ha riguardato Piacenza, «la città martire del Covid», come l’ha definita il giornalista e presentatore Corrado Formigli.

Il servizio ha coinvolto in particolare Marco, il piacentino “non vaccinato” che è stato ricoverato nel reparto “Utir” (terapia intensiva respiratoria) dell’ospedale "Guglielmo da Saliceto". Marco alcuni giorni fa aveva diffuso sui social un video mentre stava molto male. «Non pensavo di poter arrivare qui – diceva nel video -, non ho il vaccino e molti dei presenti non ce l’hanno. Vaccinatevi, io ho sbagliato».

Marco ora sta meglio ed è stato spostato in medicina d'urgenza. «Stavo di merda – spiega adesso, in collegamento con la troupe di La7 - tremavo, avevo il terrore di non uscire più. Snobbavo il Covid».

Il primario di pneumologia, il dottor Cosimo Franco, ha portato la stessa troupe nei reparti Covid. Le telecamere hanno ripreso un confronto tra lo stesso Franco e i medici e infermieri che seguono i malati di Covid piacentini. «Attualmente presso il nostro Utir – spiega un medico - tutti i pazienti non sono vaccinati».

Nel servizio vengono ripresi anche gli stessi ricoverati che sono costretti a mantenere il casco dell’ossigeno. UnMarco-4a donna dice di «aver avuto paura del virus e di aver pensato di vaccinarsi proprio poco prima di ammalarsi». Ora «non si tirerà più indietro a fare il vaccino». Un uomo non voleva fare il vaccino Moderna, preferiva Pfizer, perché con Moderna «qualche amico era stato male». Un terzo «non si fidava dei medici e degli effetti collaterali».

Anche lo stesso Marco era «scettico» nei confronti del vaccino. Poi ha toccato da vicino la realtà del Covid e ha cercato di mettere tutti in guardia. Ma una parte del popolo dei no vax non l’ha presa per niente bene e si è risentita per la sua testimonianza. «Ora mi sono arrivati messaggi minatori, dicono che sono un attore, che ero l'unico col telefono in terapia intensiva. Mi hanno dato dell’impostore. Ma non sono stato obbligato da nessuno - ha voluto ribadire il concetto Marco - a dire nulla. Ho parlato a causa della mia paura, del mio dolore, della mia solitudine. Vaccinatevi, non è uno scherzo, si muore. Questa malattia distrugge i polmoni».

IL SERVIZIO SU PIACENZA ANDATO IN ONDA

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