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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Pro Piacenza, sul concordato preventivo la parola ai giudici

Udienza in Tribunale: da una parte 16 calciatori che vantano stipendi per circa 500mila euro, dall’altra la società che dichiara di non voler fallire e sanare la posizione debitoria

Da una parte la richiesta di fallimento di 16 calciatori del Pro Piacenza, dall’altra quella della società che chiede il concordato preventivo (dicendosi cioè in grado di sistemare la posizione debitoria). Il collegio dei giudici si è riservato la decisione e, nelle prossime settimane, si saprà se la richiesta del Pro Piacenza sarà accolta. La domanda del concordato era stata presentata venerdì 8 marzo dall’avvocato della società, Matteo Dameli, il quale assiste il presidente Maurizio Pannella.

La società calcistica rossonera si dice fiduciosa di sanare la posizione debitoria e nega di voler fallire. Ora, le due parti - i 16 calciatori che avevano già chiesto il fallimento sono assistiti dall’avvocato Francesco Macrì - dovranno attendere che venga sciolta la riserva da parte del collegio del Tribunale fallimentare, presieduto dal giudice Stefano Brusati, con i giudici Antonino Fazio e Filippo Ricci.

I calciatori vantano stipendi arretrati per circa 500mila euro.

Un mese fa, all’udienza prefallimentare, la società aveva trattato alcune posizione di chi vantava dei crediti e nei giorni precedenti alcune persone erano state saldate.

Il Pro Piacenza - escluso il 18 febbraio dal campionato di serie C e dal calcio professionistico - era finito sotto i riflettori il 30 gennaio,

dopo il controllo della Guardia di finanza. La procura - che ha indagato Pannella con le ipotesi di truffa, appropriazione indebita e falso in fatturazioni - aveva sequestrato numerosi documenti e supporti informatici.

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