Rinviati a giudizio Fagioli e la moglie: bancarotta e violazioni fiscali milionarie
L'udienza, nella quale è stato nominato un nuovo giudice perché il primo era incompatibile, ha fissato l'inizio del processo il 16 luglio. I difensori Fiori e Livera avevano chiesto il non luogo a procedere. Altri tre imputati hanno scelto il patteggiamento
Sono stati rinviati a giudizio questa mattina Marco Fagioli e la moglie Paola Gobbi Cavanna. L’imprenditore dovrà rispondere di violazioni tributarie, bancarotta e circonvenzione di incapace, mentre la moglie solo di quest’ultimo reato che sarebbe stato commesso nei confronti di una parente.
L’udienza davanti al giudice si è svolta questa mattina, dopo che alcuni giorni era stata rinviata per una questione di incompatibilità del gip Giuseppe Bersani, sollevata dal legale della donna, l’avvocato Paolo Fiori. Bersani, in sostanza.
Oggi, dopo la nuova di un nuovo giudice, Adele Savastano, si è svolta l’udienza preliminare. Il giudice ha accolto la richiesta di pubblico ministero, Antonio Colonna, titolare dell’indagine sull’azienda di Castelsangiovanni specializzata nel commercio di pneumatici. Fagioli è difeso dagli avvocati Franco Livera e Matteo Faggioli (del Foro di Milano). Secondo la procura, e la Guardia di finanza che ha condotto le indagini, l’imprenditore di 53 anni avrebbe realizzato evasioni fiscali per decine di milioni e la Fiamme gialle erano arrivate anche a sequestrargli numerosi beni, tra cui una villa in Sardegna. I due imputati non hanno chiesto riti alternativi e il processo comincerà il 16 luglio. “Abbiamo chiesto il non luogo a procedere - hanno affermato gli avvocati Fiori e Livera – e svilupperemo una difesa compiuta nel dibattimento”.
Oltre ai coniugi Fagioli, nell’indagine erano finiti anche tre commercialisti, che erano i sindaci del Cda, tutti prosciolti nella scorsa udienza: Alberto Squeri e Gianmarco Valentini - assistiti dall’avvocato Graziella Mingardi - e Andrea Fugazza, difeso dai legali Elena Vincini e Paolo Bonomi.
