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Strage di San Polo, una lettera per chiedere perdono alle famiglie

E' iniziato in tribunale il processo a Lidian Basha, l'albanese di 21 anni accusato di omicidio colposo. Era lui alla guida della Peugeot 206 che la notte tra il 23 e il 24 gennaio scorsi si è schiantata a tutta velocità contro un muro all'incrocio di San Polo

Rito abbreviato condizionato a una perizia sugli esami del sangue dell'imputato. E' iniziato con questa richiesta al giudice il 21 ottobre in tribunale a Piacenza il processo a Lidian Basha, l'albanese di 21 anni accusato di omicidio colposo.

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Incidente San Polo

Era lui infatti alla guida della Peugeot 206 che la notte tra il 23 e il 24 gennaio scorsi si è schiantata a tutta velocità contro un muro all'incrocio di San Polo, causando tre vittime, i giovani amici che erano in auto con lui: Sara Frasani, 16 anni, Elisa Bonomini, 28 (entrambe di Fiorenzuola) e un altro albanese Ention Kasapi, 25enne di San Giorgio.

Lidian Pasha è assistito dagli avvocati Wally Salvagnini e Sabrina Erba del Foro di Piacenza che hanno chiesto accertamenti sul tipo di esami effettuati per stabilire se il giovane albanese era ubriaco alla guida. Il giudice per l'udienza preliminare Gianandrea Bussi ha quindi disposto l'acquisizione della cartella clinica dell'albanese, e ha rinviato l'udienza in novembre.

Ma il colpo di scena è arrivato quando i legali del 21enne hanno consegnato ai familiari delle tre vittime una lettera che il ragazzo ha scritto per chiedere scusa dell'accaduto e dirsi rammaricato.

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