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Cronaca

«Procuravano auto non assicurate a gente senza patente o clandestini»

A processo due marocchini che gestivano un autosalone a Pontenure. Le indagini cominciarono dopo un incidente. I proprietari legittimi delle auto erano all'oscuro: le lasciavano in conto vendita

Fornivano auto a clandestini, a persone senza patente o con la patente ritirata. Di questo sono accusati due marocchini di 50 e 44 anni che nel 2015 gestivano una concessionaria di auto a Pontenure. Secondo l'accusa i due ricevano in conto vendita le auto (in tutto ne avevano disposizione 37) e all'oscuro dai proprietari legittimi le "affittavano" a persone che non avrebbero potuto mai guidare perché irregolari sul territorio, senza patente o con il documento di guida revocato o comunque senza nessun requisito. I mezzi erano anche spesso privi di assicurazione. L'indagine era iniziata in seguito ad un incidente fortunatamente senza feriti. Chi era alla guida si era dileguato, la polizia è risalita al proprietario che aveva raccontato che aveva lasciato l'auto alla concessionaria, di lì sono iniziati tutti gli accertamenti che hanno portato alla denuncia dei due stranieri di appropriazione indebita. Nella mattinata del 27 gennaio davanti al pm Paolo Maini e al giudice Ivan Borasi ha parlato l'ispettore della polizia, Walter Verardi che ha raccontato alcuni aspetti dell'indagine. I due sono difesi dall'avvocato Monica Giuppi. Nella prossima udienza saranno ascoltati altri testi. 

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