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Cronaca Centro Storico / Vicolo del Consiglio

Il Pm: «Brava la polizia e bravi i genitori». Balestra «Fa male alla scuola»

Il sostituto procuratore Michela Versini, che ha coordinato le indagini, si è complimentata con gli agenti e con i genitori che hanno fatto denuncia. Il preside del Romagnosi: «Tante le lamentele»

«Un grazie sentito va ai poliziotti, ma anche ai genitori che hanno avuto il coraggio e la determinazione di andare avanti». Il sostituto procuratore Michela Versini, titolare dell’indagine sul professore presunto pedofilo, ha sottolineato che a destare preoccupazione era soprattutto «la strategia adottata, non tanto la richiesta di sesso in cambio di voti. Il suo modus operandi lo faceva proporre come una persona simpatica, che passava alle battutine a fondo sessuale, fino all’invito su Facebook e il passaggio alla chat, dove esplicitava le proprie richieste sessuali».

In poco meno di quattro mesi, gli investigatori della Squadra mobile e della Polizia postale hanno inchiodato l’uomo alle proprie responsabilità. Il prof si orientava, secondo la Procura, sulle vittime più deboli. E se qualcuna osava ribellarsi, lui la costringeva a smentire le voci su di lui. Sulle prede più facili, invece, attuava la tecnica del guadagnarsi la fiducia, che sfociava in complicità fino a «plasmarne la personalità». Il “corruttore di minorenni” secondo Versini ha tradito il rapporto di fiducia tra insegnanti, studenti e famiglie:

«Avrebbe dovuto dare protezione alle ragazze, invece le adescava. Grazie a Dio ci sono stati dei genitori che hanno fatto i genitori, denunciando i sospetti alla scuola e alla polizia». Un comportamento, per fortuna, di cui dovrà rispondere solo lui e non l’intera istituzione scolastica, anche se gli sviluppi dell’inchiesta potrebbero portare alla luce il coinvolgimento di altre ragazzine nella “tela del ragno”.

«Queste notizie non fanno bene alla scuola - ha detto in un'intervista televisiva il dirigente del Romagnosi Franco Balestra - ma le indagini è giusto che facciano il loro corso. Effettivamente alcuni genitori si erano lamentati perché sembrava che questo insegnante avesse una preferenza scolastica per le femmine che sarebbero state avvantaggiate rispetto ai maschi, e si sono lamentati più volte. Umanamente lo abbiamo conosciuto come una persona presente e puntuale, anche se parlava poco».

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