Protesta la sanità privata: «Da 4 anni senza rinnovo del contratto»

L'avevano annunciato, e, puntuali, i lavoratori della sanità privata si sono presentati questo pomeriggio davanti alla prefettura (nelle foto). Al sit-in hanno aderito i tre principali sindacati italiani: Fp-Cgil, Fps-Cisl e Fpl-Uil. Oggetto della rimostranza: il rinnovo del contratto di lavoro. Manca da 48 mesi.

«Ministero e Regioni se ne lavano le mani - dicono i manifestanti -, e pure l'Aiop (Associazione italiana ospedalità privata, ndr). Per questo abbiamo attivato una mobilitazione capillare e permanente in ogni struttura sanitaria per arrivare al pre-contratto e poi a un nuovo Ccnl».

Alla sanità pubblica il 57% del fabbisogno italiano con 650mila dipendenti; a quella privata il 43% con 145mila unità. «Una sproporzione enorme»

I rappresentati sindacali fanno due conti: «I lavoratori della sanità pubblica, in Italia, sono 650mila - commentano -, e soddisfano all'incirca il 57% delle prestazioni richieste dalle persone. Quelli della sanità privata, invece, sono 145mila, e soddisfano la rimanente percentuale: è ovvio che c'è uno squilibrio pazzesco. E' un mestiere sottopagato».

Non solo. Nel mirino della protesta anche il comportamento dei datori di lavoro: «In molte parti d'Italia - proseguono - la sanità privata surroga quella pubblica. Le cliniche aumentano i profitti con le convenzioni, ma chi ci lavora non ci guadagna nulla. E' una situazione generale, che ci porta ad avere un lavoro esasperato. Il Governo ha interesse a non intervenire, perchè ha degli interessi».