Protezione civile, l'incontro: come aiutare chi aiuta?
Come affrontare i disturbi post traumatici da stress che colpiscono vittime, parenti di vittime, ma anche i soccorritori in caso di calamità, emergenze, situazioni di crisi. Si è parlato di questo in una tavola rotonda in Provincia
Come affrontare i disturbi post traumatici da stress che colpiscono vittime, parenti di vittime, ma anche i soccorritori in caso di calamità, emergenZe, situazioni di crisi. Ma anche chi decide, chi coordina, chi interviene in caso di calamità o più in generale in situazioni "anomale" di emergenza.
LE EMERGENZE - Tutti questi temi sono stati affrontati questa mattina in sala Consiglio nel corso della Tavola rotonda voluta dall'assessorato all'Ambiente e alla protezione civile dal titolo "La Protezione civile e Piacenza: Il progetto di sostegno ai soccorritori". Dopo i saluti dell'assessore Allegri, del Prefetto di Piacenza Silvana Riccio, del direttore dell'Asl Andrea Bianchi, che hanno ricordato il ruolo fondamentale svolto dalla Protezione civile e la necessità imprescindibile di coordinamento e formazione dei volontari chiamati ad intervenire in situazioni di emergenza, la parola è stata affidata a Francesco Paolo Ramunni, dirigente dell'Area protezione civile, difesa civile e del coordinamento del Soccorso pubblico che ha spiegato la normativa vigente in tema di interventi, stabilita dalla circolare del 2002 del dipartimento di Protezione Civile.
LA PRASSI - In caso di calamità i poteri in tema di coordinamento li assume il Prefetto che fissa gli obiettivi e le strategie per la salvaguardia della popolazione e il contenimento dei danni. I prefetto, ha anche il potere di emanare ordinanze in deroga alle leggi qualora sia necessario e di attivare i mezzi di proprietà dello Stato e gli uomini (Esercito, Figile del fuorco, Polizia, ecc). Leonardo Dentoni, Presidente del Coordinamento provinciale della protezione civile ha spiegato i meccanismi di messa in moto della macchina dei soccorsi, il ruolo e l'organizzazione delle associazioni di volontariato. Infine Giordana Dordoni, referente provinciale del Forum Aupi, la società scientifica a valenza nazionale che si pone l'obiettivo di contribuire a formare professionisti psicologi in diversi ambiti di intervento, tra cui quello della'Emergenzialità .
L'ESPERIENZA DE L'AQUILA - "L'esperienza - ha spiegato la dottoressa Dordoni - ha evidenziata anche dalla recente situazione dell'Aquila ha messo chiaramente in evidenza la pluralità degli interventi e delle attenzioni che devono essere garantite sia nelle situazioni catastrofiche come quella citata sia nelle situazioni di Emergenza a raggio più locale. Le situazioni di Emergenza infatti richiedono un impegno organizzativo consistente nella messa in moto di tutte le misure di salvaguardia e di protezione della vita delle persone colpite. Sono le Istituzioni pubbliche già organizzate (Prefettura, Protezione civile, Polizia di stato, Carabinieri, Vigili del fuoco, Polizia locale, Pubbliche Assistenze, ecc..) a costituire questo nucleo di garanzia. Oltre a questo aspetto va però garantita anche una particolare attenzione al vissuto delle vittime coinvolte e al vissuto dei soccorritori. In questo contesto il gruppo degli Psicologi piacentini, aderenti alla Società scientifica Form Aupi, intende mettere a disposizione delle autorità la peculiarità professionale, garantendo un intervento specifico sia nei casi di Emergenzialità catastrofica che nelle situazioni più frequenti ed emotivamente più frequenti nella realtà provinciale".