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Cronaca

«Qualcuno sta cercando di minare in maniera pretestuosa la reputazione di Casa di Iris»

Nota ufficiale del Consiglio d'Amministrazione del Consorzio Iris relativo al sequestro delle salme dei pazienti della Casa di Iris dopo un esposto anonimo alla Procura della Repubblica

«Il sequestro delle salme di alcuni pazienti dell'Hospice "La Casa di Iris" disposto sabato 6 giugno dalla magistratura in seguito ad una segnalazione anonima relativa al malfunzionamento dell'impianto di condizionamento, ha profondamente turbato e addolorato il personale della struttura. Siamo certi che la magistratura farà celermente chiarezza sull'accaduto».

Lo afferma in una nota, per conto del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Iris, Giancarlo Anghinolfi.  «Nondimeno - prosegue - riteniamo prioritario esprimere la nostra vicinanza alle famiglie che, già colpite dal lutto al termine di un delicato percorso di degenza, si trovano a dover affrontare ulteriore disagio e sconcerto. Riteniamo allo stesso modo doveroso esprimere solidarietà agli operatori della Casa di Iris, che da anni adempiono non solo con massima professionalità ma anche con grande sensibilità e dedizione il loro difficile lavoro di sostegno nei riguardi delle tantissime persone qui ricoverate in frangenti estremi e molto spesso fatali della vita. La stima che tutta la città, le istituzioni, le associazioni e i famigliari a più riprese hanno loro dimostrato negli anni, valga per affrontare serenamente questo passaggio che forse, ci permettiamo di osservare, avrebbe richiesto una diversa discrezione. Valuteremo in ogni modo se e quali azioni intraprendere a tutela della reputazione della Casa di Iris che qualcuno oggi cerca anonimamente e con deboli pretestuosità di minare».


 

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