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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Besurica / Via Giovanni Bartoli

«Questo luogo rappresenti per tutti la fonte inesauribile della memoria»

Il discorso dell'assessore Giovanna Palladini nel sesto anniversario della tragedia aerea della Besurica: «Gratitudine e riconoscenza al valore umano e civile dei tre componenti dell'equipaggio dell'aereo algerino»

Si è celebrato alla Besurica, vicino alla stele che lo ricorda, il sesto anniversario della tragedia avvenuta nell'agosto del 2006, quando un C-130 Cargo algerino precipiò a pochi metri dal centro abitato, schiantandosi a terra e andando in mille pezzi. Una sciagura che costò la vita ai tre membri dell'equipaggio.

«E’ con sincera commozione - ha detto l'assessore Giovanna Palladini nel suo discorso - che ricordiamo, in questa giornata, il comandante Abdou Mohamed, caduto in servizio dopo 21 anni di carriera, il tecnico di bordo Mustafa Kadid e, accogliendo con un rinnovato senso di amicizia i suoi familiari, anche quest’anno presenti accanto a noi, il co-pilota Mohamed Taieb Bederina, che dopo 35 anni di lavoro sarebbe stato prossimo alla pensione.  La sera del 13 agosto di sei anni fa, il volo radente e la caduta dell’aereo, lo scoppio che ne seguì e le fiamme che si levarono suscitarono angoscia e allarme nei piacentini, ma ancor più grave e intenso fu il dolore per la morte di questi tre uomini che, partiti da lontano, terminarono qui il loro viaggio terreno, nello svolgimento della loro professione che, sino all’ultimo, hanno onorato».

Commemorazione tragedia aerea alla Besurica ©ilPiacenza

«Nella vita di una città, di una società urbana, momenti felici si alternano fatalmente a episodi drammatici o dolorosi. Soprattutto questi ultimi contribuiscono a riaffermare e consolidare nei cittadini il senso di appartenenza a una comunità sorretta dai principi della solidarietà e dell’aiuto reciproco. L’importanza e il significato della cerimonia odierna risiedono proprio qui, nel suo essere segno di gratitudine e riconoscenza al valore umano e civile dei tre componenti dell’equipaggio dell’aereo algerino, nonché espressione di cordoglio e autentica condivisione del dolore di coloro che nell’incidente di tre anni fa hanno perso un marito, un padre, il legame affettivo più forte».

«“Benché la vita umana non abbia prezzo, noi operiamo sempre come se qualcosa sorpassasse in valore la vita umana”, ha scritto Antoine de Saint Exupery, e la frase bene illustra il sentimento di partecipazione della comunità piacentina e il rapporto, profondo e duraturo, che unisce la nostra città e l’Algeria, nel nome di Mohamed Taieb Bederina, Abdou Mohamed e Mustafa Kadid. Un vincolo le cui radici purtroppo affondano in un episodio tragico e luttuoso, ma dal quale è possibile e doveroso scrivere una pagina di solidarietà e partecipazione sincera. Siamo qui per questo. L’abbraccio dei piacentini va prima di tutto alle famiglie delle vittime. La stele commemorativa del sacrificio dei tre membri dell’equipaggio del C130, attorno alla quale oggi ci stringiamo, è l’emblema del legame affettivo e ideale che Piacenza nutre, oggi come sempre, verso di loro e per i loro familiari».

«Ripercorrendo gli eventi di quella sera, tuttavia, è doveroso anche ricordare con gratitudine la dedizione e l’intervento tempestivo delle forze dell’ordine, della Protezione civile e dei volontari del soccorso, che in una situazione di grave emergenza hanno lavorato senza tregua per dare aiuto, limitare i disagi e garantire la sicurezza dei cittadini.  Certo, il luogo che ci vede qui riuniti oggi è stato teatro di un evento drammatico e doloroso. Il ricordo e la sofferenza, nei cuori dei piacentini, rimarrà incancellabile. Ma l’auspicio è che questo luogo possa rappresentare per tutti, per i nostri amici algerini e per la nostra comunità, non solo il punto in cui si è verificata una tragedia incommensurabile, ma anche la fonte inesauribile della memoria, della speranza e della solidarietà civile, valori che la nostra città esprime e dei quali si fa quotidianamente interprete.   E‘ quindi alla luce di un sentimento di forte partecipazione al dolore dei parenti delle vittime del disastro aereo del 13 agosto 2006 e di consapevolezza del valore della memoria quale fondamento di una comunità civile aperta e solidale, che chiedo a tutti i presenti di osservare un minuto di silenzioso raccoglimento. Grazie».

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