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Cronaca Morfasso

Raccolta funghi, sedici multe in un mese. Il vademecum dei Carabinieri Forestali

E’ di sedici sanzioni amministrative (1400 euro circa) il bilancio del mese in corso riguardo l’attività delle Stazioni Carabinieri Forestali volta al contrasto dell’illecita raccolta di funghi sul territorio provinciale. L’attività di controllo viene effettuata dai militari sia a piedi sia in bici. Tra le zone più battute di inizio stagione rientra il Parco Provinciale del Monte Moria con la sua caratteristica biodiversità di specie e paesaggio. Da inizio luglio, solo nel Parco Provinciale, sono stati 6 i sanzionati (5 piacentini e 1 milanese) dai forestali di Castellarquato per attività di raccolta funghi (porcini e galletti in primis) in giorni di divieto.  Altre zone calde sono il Passo di Santa Franca, il Passo di Santa Barbara e i boschi a della media Valtrebbia confinanti con la provincia Pavese: tra i sanzionati anche “sconfinanti” lombardi sprovvisti di titolo autorizzativo come previsto dall’ art. 4 della Legge Regionale n.6 /1996 Emilia Romagna. Fatta eccezione per i sanzionati (10% dei controllati), si riscontra comunque un generale rispetto delle norme da parte dei cercatori. Tra gli illeciti più ricorrenti contemplati vi è l’assenza del titolo autorizzativo (tesserino) (50 euro) o la raccolta in giorni e/o orari non consentiti (102euro). La raccolta  -dice la legge - è consentita nei giorni di martedì, giovedì, sabato e domenica nelle ore diurne, da un'ora prima della levata del sole a un'ora dopo il tramonto. Altri comportamenti sensibili a sanzione sono il superamento del limite giornaliero consentito ( 3 chili) e la raccolta di funghi sotto misura, raccolta funghi senza idonei contenitori (l’utilizzo di sacchetti di plastica non permette infatti la diffusione delle spore fungine nel bosco e la mancanza di areazione causa il deterioramento del prodotto), l'utilizzo di rastrelli o altri mezzi che possono danneggiare lo strato umifero del terreno, funghi non sommariamente puliti sul luogo di raccolta.

funghi-2La raccolta dei funghi deve essere effettuata cogliendo esemplari interi e completi di tutte le parti necessari alla determinazione della specie. E’ consentito durante la ricerca l’uso di un bastone, purché non venga impiegato per raspare il terreno, svellere i funghi o danneggiarli. I funghi raccolti devono essere riposti in contenitore idoneo, con fondo retinato per consentire la diffusione delle spore. Rimanendo in ambito statistico, dal Gruppo Carabinieri Forestali si rileva un crescente interesse da parte della popolazione (con tutte le sue fasce di età) per la ricerca funghi e tartufi e, il dato, può solo far piacere essendo, il richiamo “micologico”, motivo per poi apprezzare quanto salutare e costruttiva sia una passeggiata in bosco oltre a sviluppare una rinnovata sensibilità ecologica e paesaggistica. Il bosco è un gratuito museo ed enciclopedia a cielo aperto, ad ogni uscita qualcosa di nuovo si impara. La vigilanza dei Carabinieri Forestali, affinché vengano rispettate le normative riguardo la raccolta di funghi ed anche tartufi, è attività prevalentemente finalizzata al mantenimento dell’equilibrio ecosistemico del bosco, equilibrio in cui i funghi e tartufi hanno un importantissimo ruolo: questi infatti interagiscono con le piante creando una simbiosi.

Tutti i miceti, sia i saprofiti che i micorrizici (tartufi) sono utilissimi: i primi rappresentano un insostituibile anello intermedio nell’opera funghi porcini-2di degradazione del materiale organico in decomposizione, i secondi sono invece agenti indispensabili e utilissimi per lo sviluppo delle piante e della vegetazione boschiva. Questo mutualismo tra funghi e piante è di fondamentale importanza per lo stato di salute delle foreste: molte specie di piante avrebbero seri problemi di crescita in assenza dei loro partner fungini. Occorre anche ricordare che, tra i divieti di legge, quello della raccolta in orari notturni ha soprattutto finalità di pubblica sicurezza prevenendo infortuni e/o più probabili smarrimenti in bosco per coloro poco esperti o, peggio ancora, soliti avventurarsi in solitaria, pertanto: mai andare soli essendo il compagno il nostro primo soccorritore. Se costretti ad andare soli meglio lasciare detto a parenti ed amici dove si sta andando oppure mettere un biglietto sul cruscotto della macchina. Ricordarsi anche che tante zone di montagna non hanno segnale per il cellulare. Spesso i militari impegnati in questi controlli riscontrano casi di cercatori con calzature decisamente non idonee e gli evidenti potenziali pericoli di distorsioni o peggio ancora fratture che ne possono derivare.

Importante portarsi cibo e acqua per il ritorno anche perché i sentieri dei funghi non sono tracciati ed è facile smarrirsi se non si è profondi conoscitori del territorio. Tra i suggerimenti per chi va in bosco vi è anche, rimanendo nel campo delle attrezzature, l’ utilizzo di un bastone che aiuti a mantenere l’equilibrio nel caso di terreni bagnati. Elemento altrettanto importante e da non sottovalutare sono le previsioni meteo: è buona prassi accertarsi che non siano previsti temporali e, se ci si accorge di essere sorpresi da piogge, tornare subito indietro in quanto, soprattutto in montagna, l’evoluzione da pioggia a temporale (e con esso fulmini) è spesso assai repentina; mantenersi quindi distanti da alberi ad alto fusto e croci sommitali. In caso di necessità contattare i numeri di emergenza (112-118) ed il 1515, numero di Emergenza Ambientale dell’Arma dei Carabinieri. 

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