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Cronaca

Ragazze e viados in schiavitù: scoperto traffico di prostituzione

Reclutavano ragazze e viados in Sudamerica per farle prostituire in Italia. Pestate quando si ribellavano e ridotte in schiavità con la magia nera le vittime erano in balìa di una banda di quattro persone ora arrestate

Un giro si sfruttamento della prostituzione da decine di migliaia di euro al mese, e ragazze straniere obbligate a vendersi a suon di botte, violenze e tenute schiave con la magia e i riti Woodoo.

E' questo lo scenario su cui ha fatto luce l'ultima operazione portata termine dai carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Piacenza, che hanno arrestato quattro persone, tre la quali un piacentino di 36 anni, titolare di un'agenzia di trasferimento internazionale di denaro. Grazie infatti alla sua complicità, stando alle indagini dei carabinieri, era possibile riciclare il denaro che derivava dallo sfruttamento delle lucciole e dei viados a Piacenza.

Il 36enne infatti avrebbe aiutato l'organizzazione a trasferire in Sudamerica il denaro in maniera sicura. Oltre al piacentino (D.S. le sue iniziali) sono finiti in manette un colombiano di 39 anni, in Italia con asilo politico e residente a Piacenza, una 34enne italo-colombiana domiciliata in città, e un altro colombiano di 39 anni, già detenuto per traffico internazionale di cocaina.

I militari dell'Arma, tramite i loro accertamenti, hanno svolto attività anche in altre città del nord Italia, come Reggio Emilia e Ferrara. Da notare che, stando a quanto allegato agli atti di indagine, parte dei proventi dell'attività di sfruttamento piacentina sarebbero serviti addirittura a finanziare la campagna elettorale di un sindaco di una città colombiana.

«Si tratta di un canale parallelo a quello del traffico internazionale di cocaina che riguardava la tratta internazionale di ragazze colombiane avviate alla prostituzione e che in pochi mesi aveva già permesso di riciclare 50mila euro» hanno spiegato in caserma. I carabinieri, coordinati dal capitano Helios Scarpa e dal tenente Filippo Lo Franco, seguendo altre piste e tramite la loro attività informativa, sono arrivati a monitorare i movimenti di una casa sulla via Emilia a Montale. Qui hanno scoperto, tramite pedinamenti e servizi di osservazione, che esisteva un intenso via vai di uomini a tutte le ore della giornata. Altri accertamenti hanno permesso di risalire a numerosi annunci a sfondo sessuale, pubblicati su riviste e siti Internet, che pubblicizzavano l'attività di avvenenti ragazze sudamericane o di transessuali, e gli incontri avvenivano proprio nell'abitazione di Montale.

Indagando, i carabinieri hanno scoperto che l'organizzazione reclutava in Sudamerica giovani ragazze o viados, facendoli arrivare poi a Piacenza e avviandoli alla prostituzione. Chi osava ribellarsi veniva pestato violentemente, e alcune ragazze erano ridotte in schiavitù tramite riti di magia nera.

Raccolti sufficienti elementi, il sostituto procuratore Marco Imperato ha chiesto e ottenuto le quattro custodie cautelari in carcere, che sono state firmate dal giudice per le indagini preliminari Pio Massa. L'altra notte è scattato il blitz dei carabinieri, che hanno arrestato i quattro e perquisito diverse abitazioni.
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