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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Attraversò a piedi l'autostrada e rapinò il barista dell'autogrill Nure Sud: arrestato

L'uomo, un 30enne piacentino, il 22 gennaio scorso con una chiave metallica aveva minacciato il barista dell'area di servizio e poi era scappato. A tradirlo anche alcune telefonate: il suo cellulare ha infatti agganciato la cella. Ora è ai domiciliari

Nel primo pomeriggio di venerdì 29 ottobre scorso, la polizia ha dato esecuzione alla misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal gip del Tribunale di Piacenza su richiesta del sostituto procuratore Daniela Di Girolamo, nei confronti dell’autore di una rapina commessa a fine gennaio di quest’anno all’Autogrill dell’area di servizio dell’autostrada A21 Nure Sud di Piacenza. L’indagine della Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione Polizia Stradale di Cremona, svolta attraverso una complessa e meticolosa attività investigativa, ha permesso di individuare in un trentenne italiano di Piacenza, il malvivente che nella notte del 22 gennaio, fingendosi inizialmente come un normale cliente e attendendo di essere solo nel locale, ha brutalmente aggredito il barista di turno dell’Autogrill di Nure Sud di Piacenza, minacciandolo con una chiave metallica svita bulloni e facendosi consegnare l’intero incasso di circa milla euro, oltre a diversi pacchetti di sigarette.

rapina a21-2Il rapinatore fuggito a piedi, dopo essersi disfatto dell’arma, gettandola nel piazzale dell’area di servizio, con la complicità del buio era risuscito a far perdere le proprie tracce. Gli investigatori sono riusciti a documentare e a ricostruire tutti i movimenti e le azioni compiute dall'uomo che intrattenutosi per alcune ore nell’opposta area di servizio di Nure Nord, dove aveva fatto accesso da una strada esterna e da un cancello riservato ai dipendenti, poco prima dell’una di notte aveva deciso di mettere in atto il piano criminale e attraversando a piedi la carreggiata autostradale, si era spostato all'Autogrill di Nure Sud. Prima di entrare si era alzato il cappuccio del giubbotto indossato e messo una mascherina chirurgica sul volto, così da rendersi irriconoscibili alla vittima. Decisive per le investigazioni, coordinate dalla Procura della Repubblica di Piacenza e sviluppate su accurate analisi sui flussi delle comunicazioni cellulari dell’area geografica teatro dell’azione in combinazione con i video delle telecamere dei locali, sono state alcune chiamate telefoniche effettuate dal criminale poco prima di commettere il delitto. Dopo una perquisizione domiciliare che ha permesso di recuperare gli stessi abiti indossati la notte dei fatti, il gip del Tribunale di Piacenza ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare disponendo gli arresti domiciliari per il rapinatore. L’esecuzione del provvedimento restrittivo è avvenuta in stretta sinergia tra gli uomini della Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione Polizia Stradale di Cremona e della Squadra Mobile di Piacenza, che hanno rintracciato e arrestato l’indagato mentre si trovava in centro a Piacenza.

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