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Cronaca Centro Storico / Vicolo del Consiglio

Marocchino condannato per rapina. I difensori: «Non ci sono le prove»

Due anni e sei mesi di reclusione a un 38enne accusato di aver aggredito una donna senza fissa dimora in viale Sant'Amborgio all'una di notte. Gli avvocati difensori: discrepanza sul particolare del cappellino indossato

«E’ stato condannato, ma non ci sono prove. Ricorreremo in appello». Maria Rosaria Pozzi è, insieme con Massimo Perazzi, l’avvocato difensore di un marocchino di 38 anni condannato oggi, 10 luglio, a due anni e sei mesi di reclusione per rapina. All’uomo, però, è stata revocata la custodia cautelare in carcere (è agli arresti domiciliari) e gli è stato concesso di recarsi al lavoro (fa l'operaio). Sposato, con un figlio, e incensurato, il marocchino è a Piacenza dal 1997.  

L’uomo è finito in manette il 25 aprile di quest’anno. Secondo le accuse, una donna senza fissa dimora aveva detto alla polizia di essere stata aggredita in viale Sant’Ambrogio poco dopo l’1 di notte. Un’aggressione brutale: la donna era stata colpita duramente e aveva riportato una prognosi di 22 giorni, finendo in ospedale con ferite e traumi. Inoltre, il rapinatore le aveva portato via 40 euro in monete.

La polizia, poco dopo, aveva fermato il marocchino mentre era al bar Bologna. L’uomo si era difeso affermando di aver appena ritirato del denaro nella vicina banca per pagare il barista. Un aspetto, questo, ripreso dai due legali che hanno procurato la documentazione bancaria che dimostrava la veridicità di quanto affermato dall’immigrato. Non è bastato. Oggi, in aula, l’ultimo tentativo della difesa. L’uomo che aveva aggredito la donna avrebbe indossato un cappellino bianco, secondo la vittima.

Il 38enne, invece, ne aveva uno rosso e nero. Gli agenti della polizia penitenziaria sono tornati in cella, hanno prelevato il berrettino e lo hanno consegnato al giudice (il collegio era presieduto da Italo Ghitti, a latere Maurizio Boselli ed Elena Stoppini). Al termine della requisitoria, il pm Colonna ha chiesto la condanna del 38enne a cinque anni. I giudici, però, hanno dimezzato la pena, accogliendo anche alcune richieste della difesa.

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