Recide l'arteria a un coetaneo: arrestato diciannovenne
E' stata una rissa scoppiata per futili motivi quella che l'altra sera, in via Ricci Oddi, ha portato all'arresto di un ragazzo sudamericano di 19 anni. Con una coltellata all'inguine, aveva reciso l'arteria alla vittima, connazionale di 20 anni, ora fuori pericolo di vita
Redazione
22 gennaio 2009 11:45
Una lite, quella scoppiata l'altra sera in via Ricci Oddi, che poteva avere un finale da tragedia. Invece, si è risolta con l'arresto del giovane sudamericano, 19 anni, che aveva accoltellato nella rissa un coetaneo di 20, anche lui sudamericano, ferendolo gravemente.
La coltellata sferrata all'inguine della vittima, infatti, ha reciso di netto l'arteria femorale e il giovane sarebbe potuto morire dissanguato se un'ambulanza del 118 non lo avesse trasportato d'urgenza in ospedale dove i medici lo hanno operato fermando l'emorragia.
Fermato, ma dagli agenti della polizia, anche il diciannovenne. Portato in questura per le dichiarazioni, è stato poi arrestato ed è in manette, in attesa dell'interrogatorio. Il magistrato deciderà, dopo aver ascoltato il ragazzo, se convalidare o meno il fermo.
Il giovane rischia la galera, le accuse nei suoi confronti sono pesanti per un ragazzino: lesioni gravi, porto abusivo di coltello e minacce. Minacce, del resto, non riconducibili ad attriti fra bande rivali, come si era pensato in un primo momento, ma scaturite da semplici quanto futili motivi, il che è considerato un aggravante del gesto.
La sera dell'aggressione, era presente anche un altro straniero, forse un connazionale dei due ragazzi. Si tratta di un giovane di 17 anni rimasto solo lievemente ferito nel corso della colluttazione.
La coltellata sferrata all'inguine della vittima, infatti, ha reciso di netto l'arteria femorale e il giovane sarebbe potuto morire dissanguato se un'ambulanza del 118 non lo avesse trasportato d'urgenza in ospedale dove i medici lo hanno operato fermando l'emorragia.
| Il ragazzo rischia la galera, gravi le accuse nei suoi confronti |
Fermato, ma dagli agenti della polizia, anche il diciannovenne. Portato in questura per le dichiarazioni, è stato poi arrestato ed è in manette, in attesa dell'interrogatorio. Il magistrato deciderà, dopo aver ascoltato il ragazzo, se convalidare o meno il fermo.
Il giovane rischia la galera, le accuse nei suoi confronti sono pesanti per un ragazzino: lesioni gravi, porto abusivo di coltello e minacce. Minacce, del resto, non riconducibili ad attriti fra bande rivali, come si era pensato in un primo momento, ma scaturite da semplici quanto futili motivi, il che è considerato un aggravante del gesto.
La sera dell'aggressione, era presente anche un altro straniero, forse un connazionale dei due ragazzi. Si tratta di un giovane di 17 anni rimasto solo lievemente ferito nel corso della colluttazione.
Redazione
22 gennaio 2009 11:45
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