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Cronaca

Referendum Pertite, l'accusa del Pdl: "Termini superati, per i non residenti impossibile votare"

"Partecipazione ma non per tutti per il referendum dell'ex Pertite" così i consiglieri comunali Pdl che sostengono che l'indizione della consultazione per il 12 e il 13 giugno "pregiudica l'esecizio del voto a molti degli aventi diritto"

"Partecipazione ma non per tutti, per il referendum sull’area dell’ex Pertite". A sostenerlo sono i consiglieri comunali del Popolo della Libertà, Marco Civardi e Giovanni Botti che si rifanno a Statuto comunale e regolamento per la disciplina del referendum consultivo per osservare che, “avendo il Sindaco indetto, ieri 27 aprile, il referendum per il 12 e 13 giugno, pregiudica di fatto la possibilità dell’esercizio del voto a una larga fetta di aventi diritto”.

“L’articolo 55, comma 1, lettera b) dello Statuto comunale – spiegano Botti e Civardi (PdL) - a cui rimanda il regolamento referendario, consente infatti la titolarità del diritto di partecipazione a “cittadine e cittadini italiani, e dell’Unione Europea ed agli stranieri regolarmente soggiornanti, non residenti nel Comune, che abbiano compiuto il sedicesimo anno di età e che esercitino nel Comune la propria attività prevalente di lavoro e studio”.

Ma l’articolo 7, comma 5 del regolamento referendario impone che i predetti aventi diritto debbano – al fine dell’esercizio del voto – presentare apposita dichiarazione all’ufficio elettorale “perentoriamente nel periodo compreso fra la data di pubblicazione dell’atto di indizione del referendum ed il quarantacinquesimo giorno antecedente la data prescelta per la consultazione referendaria”.

“Caso vuole – notano i due consiglieri del PDL – che le due date, presumendo che domani venga pubblicato l’atto di indizione all’albo pretorio, curiosamente e sfortunatamente coincidono. Cosa che di fatto pregiudica fortemente la possibilità di una piena e più ampia partecipazione al referendum a termini di regolamento”. “Senza considerare che - concludono Botti e Civardi (PdL) - qualcuno dei titolari del diritto di partecipazione - di fatto impossibilitato a fare richiesta di votare nei termini regolamentari previsti - potrebbe impugnare il procedimento referendario".

"Certo non un bell’esordio per il primo referendum consultivo della nostra città. Con più attenzione si poteva evitare quello che a nostro parere è un ennesimo pasticcio di Sindaco e compagni”.

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