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Cronaca

A Reggio Emilia l'acqua torna ad essere "bene comune"

Piacenza segua l'esempio di Reggio Emilia dove i Sindaci hanno approvato la ripubblicizzazione

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPiacenza

Venerdì scorso i Sindaci del territorio reggiano riuniti nel Consiglio Locale di ATERSIR (ex ATO), hanno deciso di rinunciare alla gara per il rinnovo della concessione del servizio idrico, per affidarlo "in house" a un soggetto interamente pubblico.

“Una proposta che guarda alle nuove generazioni”, come titola l'atto di indirizzo presentato dall'assessore Tutino, per creare un soggetto pubblico che possa gestire l'acqua della provincia di Reggio Emilia.

L'atto di indirizzo approvato è frutto del percorso avviato dall'assessore provinciale a seguito dell'esito referendario e delle pressanti richieste del Comitato Acqua Bene Comune reggiano. 

Un percorso sviluppatosi all'interno del Forum Provinciale per l'Acqua istituito dalla Provincia di Reggio Emilia, a cui hanno partecipato, oltre al Comitato, associazioni ambientaliste, di categoria e sindacali.

L’approvazione dell’atto arriva dopo l'interessante convegno e la partecipata manifestazione per l'acqua pubblica del 15 dicembre scorso e dopo l'approvazione da parte del Consiglio Comunale reggiano di una mozione di iniziativa popolare per la ripubblicizzazione del servizio idrico, e rappresenta un ulteriore importantissimo passo verso una gestione pubblica e partecipata dell'acqua.

Questa decisione assume una valenza importante anche a livello regionale e nazionale, ed in particolare per Piacenza, che si trova nella stessa situazione di Reggio Emilia (concessione a Iren scaduta un anno fa), e dovrà quindi scegliere se mettere a gara la gestione del servizio per affidarlo nuovamente a società private, o se affidarlo "in house" a un soggetto interamente pubblico nel rispetto della volontà popolare espressa chiaramente con i referendum del giugno 2011.

Come Comitato Acqua Bene Comune Piacenza siamo fiduciosi che anche nella nostra provincia si possa seguire un analogo percorso di ripubblicizzazione, in ossequio all'esito referendario.  L'amministrazione comunale piacentina ha annunciato l'attivazione di un tavolo di discussione per valutare in che modo è possibile applicare l'esito referendario e ripubblicizzare il servizio, un percorso che come comitato referendario chiediamo da tempo e che presto dovrebbe essere avviato con il coinvolgimento di tutte le parti sociali e i cittadini interessati.

Siamo consapevoli che la strada non sarà semplice, anche a causa delle continue spinte privatizzatrici che arrivano da più parti: a livello nazionale (con i vincoli del patto di stabilità ed il nuovo metodo tariffario che sta per essere deliberato dall'AEEG) ed anche europeo, e da parte delle lobby che esercitano pressioni per poter continuare a fare profitti sulla gestione dell'acqua.                                                                    Ma con l'aiuto di tutti e tutte, e agendo ad ogni livello come stanno facendo il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua e i movimenti analoghi presenti in tutta Europa, possiamo vincere questa importante battaglia per una gestione pubblica e partecipata, che garantisca un bene e un diritto fondamentale come l’acqua sottraendolo alle logiche del profitto e dei mercati.

Oggi più che mai: si scrive acqua, si legge democrazia.

 Comitato Acqua Bene Comune Piacenza  –  Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua 
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