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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca San Giorgio Piacentino

San Giorgio, corsa del Drago: "Non mi ero stufato del rumore, stavano investendo il mio gatto"

Riportiamo la replica del 50enne di Ronco San Giorgio che, lo scorso 20 marzo, era stato accusato di "fermare le auto a causa del fracasso". Secondo le parole dell'uomo, invece, il tentativo era quello "di salvare il proprio gatto"

Riportiamo la replica del 50enne di Ronco San Giorgio che, lo scorso 20 marzo, era stato accusato di "fermare le auto a causa del fracasso". Secondo le parole dell'uomo, invece, il tentativo era quello "di salvare il proprio gatto".

L'ARTICOLO - L'articolo raccontava che: "Durante il gran premio del Drago un 50enne residente nella frazione di Ronco (San Giorgio) si è visto passare sotto casa per tutto il giorno delle, a detta sua, rumorosissime auto d'epoca e alla fine non ce l'ha più fatta. L'uomo si è messo in mezzo alla strada e ha cominciato a bloccare e a fermare alcune auto, come una Lancia Fulvia, sulle quali poi sfogava la rabbia colpendole con alcuni pugni. Si può immaginare la reazione dei proprietari di queste auto vedendo il trattamento che stavano subendo le loro 'creature'. La discussione tra le due parti stava per degenerare ma l'intervento dei carabinieri di San Giorgio ha impedito il peggio. Il 50enne è stato denunciato per danneggiamento aggravato e continuato dai carabinieri della stazione di San Giorgio".

La replica del nostro lettore:

'NESSUNA SEGNALAZIONE PER LA CORSA' - "Il cinquantenne non era assolutamente stanco del rumore, perchè al mattino e fino alle 12.45 era sul posto di lavoro distante ben 25 km da Ronco. Rincasando per il pranzo (senza trovare nessuna segnalazione con cartelli, forze dell'ordine, addetti alla sicurezza con bandiere rosse agli incroci e nei punti più pericolosi) si è venuto a trovare nel bel mezzo di una gara manifestazione di auto,della quale pur essendo residente e pur essendo una strada pericolosissima. Perchè? A doppio senso di marcia tutte a curve pericolose e senza segnaletica ed essendo la strada talmente stretta che non consente in tanti punti l'incrocio tra due automezzi; non era stato avvisato da nessuno e da nessuna segnaletica di tale gara".

'LA FUGA DEI GATTI' - "In quel preciso momento ed in quell'orario non era presente sulla strada di Santa Maria nessuna forza dell'ordine ed essendo un tratto in discesa molte delle macchine sfrecciavano ad elevata velocità rispetto alle condizioni della strada mettendo creando una situazione di pericolo sia per i residenti umani che animali. Nel mio caso, appena rientrato in casa, avendo 2 mici selvatici salvati dal randagismo, questi si sono spaventati ed uno sono riuscito a prenderlo rinchiudendolo in casa, l'altro purtropo spaventato è scappato sulla strada tentando di nascondersi nel campo di fronte".

'IN STRADA PER ATTIRARE L'ATTENZIONE' - "A quel punto per paura che venisse investito perchè tentava di ritornare a casa, mi sono messo sul ciglio dellla strada facendo dei gesti in segno di rallentamento alle auto che passavano, molto probabilmente i guidatori mi avranno scambiato per un fan di tale manifestazioni che li incitava o non so che cosa, ma sta di fatto che le prime che sono passate ai miei gesti rispondevano aumentando l'accelerazione. In quel preciso istante e circa alle 13,20 ho allertato il 112 esortandoli ad intervenire immediatamente per evitare non solo che il mio micio fosse arrotato ma anche eventuali bambini piccoli che attratti dalla manistazione in corso si fossero avvicinati alla strada e qualcuna di queste avesse sbandato".

'INSULTATO' - "Purtroppo l'intervento dei carabinieri non poteva essere così veloce da risolvere la mia situazione ed allora inferocito dall'atteggiamento mi sono spostato sempre di piu' sulla strada nell'intento di rallentare le auto e cercare di recuperare il mio adorato micio ma purtroppo alcune di queste non solo non hanno rallentato ma insultandomi ed altro facevano finta o meno di investirmi per fare in modo che mi spostassi".

"Faccio presente che i carabinieri sono arrivati sul posto alle ore 15 e non solo non sono mai stato accompagnato in caserma, ma essendo convinto che erano intervenuti per la mia chiamata ho fatto presente che mi meravigliavo per il ritardo".

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