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Cronaca Via Roma

Report Agenzia Roma, Reggi: «Finalmente adesso c'è più sicurezza»

Presentato il report dell'Agenzia Quartiere Roma, presenti anche il sindaco e diversi assessori. Tante le attività svolte e i progetti realizzati, ma non mancano alcune polemiche che riguardano la sicurezza e la vivibilità

Presentato il report delle attività svolte dall'Agenzia Quartiere Roma in 3 anni e mezzo di vita. Presenti alla sede in via Roma il sindaco Roberto Reggi, gli assessori: Pierangelo Carbone, Katia Tarasconi, Paolo Dosi, Giovanni Castagnetti e Giovanna Palladini, l'architetto Francesco Bergonzi (il direttore dell'Agenzia) e Arianna Groppi (responsabile della sezione arte, eventi e commercio).

Quartiere Roma: il report ©Gatti/IlPiacenza

Davanti a loro, seduti al tavolo, anche una decina di residenti della zona. A prendere la parola subito il direttore Bergonzi che ha ringraziato coloro i quali in questi anni hanno collaborato ai vari progetti e alle attività: «Il progetto dell'Agenzia è stata una sperimentazione che puntava alla riqualificazione dell'immagine della zona in vari ambiti: culturale, sociale ed economico. La nostra attività è stata subito accolta in maniera un po' critica, come se avesse un peccato originale, cioè quello di essere caricata delle criticità, anche pesanti, che questa zona specifica aveva».

E dichiara: «Siamo stati attaccati più volte in modo immotivato e gratuito ma speriamo che i risultati portati siano valutati in modo sereno e mi auguro che ci possa essere una fase 2 e ripartire dagli obiettivi che sono stati raggiunti nonchè sciogliere e risolvere le criticità che ci sono ancora. Spesso i progetti come questi, che agiscono sul territorio, e su un territorio magari difficile risentano di un'esposizione mediatica che non sempre aiuta, anzi va a discapito dei residenti stessi. Mi auguro che questo progetto vada avanti e che sia appoggiato in modo bipartisan e non diventi preda di appettiti pre-elettorali».

Dopo l'architetto a prendere la parola è stato il sindaco che ha lodato l'attività di Quartiere Roma: «L'Amministrazione ha voluto fortemente questa Agenzia, e ne siamo molto orgogliosi. Le motivazioni che ci hanno spinto a creare questa realtà sono state diverse ma specialmente ci siamo resi conto che per recuperare questa zona non sarebbero bastati i tanti interventi strutturali, alcuni in atto come la riqualificazione di via Colombo».

E continua: «Ci siamo resi conto che serviva invertire un trend negativo iniziato negli Anni 90 che vedeva questa zona della città come la più degradata di Piacenza. Per questo abbiamo voluto fortemente l'Agenzia che a parer nostro ha reggiunto l'obiettivo per cui è stata creata». «Credo - dice - che si sia innescato un percorso positivo, un sentire positivo che deve continuare ripartendo dalle tante cose belle che sono state fatte. Credo che la prossima amministrazione abbia un bel patrimonio su cui investire, magari unendo in modo organico le attività delll'Agenzia con il Centro Interculturale». Sulla sicurezza dichiara: «La situazione è molto migliorata, non lo dico io ma la questura e il prefetto. Che poi la sicurezza percepita sia poca è vero, bisogna fare ancora tanto».

Quindi ricapitolando: obiettivi raggiunti, bel lavoro, tante attività e tanti buoni propositi. Ma, c'è un ma. Si perchè i cittadini presenti hanno parlato di diversi problemi non trascurabili: il rumore e gli schiamazzi notturni di gente che evidentemente alza un po' troppo il gomito e che poi non getta nei bidoni le bottiglie vuote: «Perchè di sera qua si abbassa la saracinesca e si va via, ma noi qui ci abitiamo e ci dormiamo, o meglio vorremmo dormire», dice una signora. E ancora: « Se si chiama la municipale questa dovrebbe venire, e invece no. Siamo costretti a chiamarla più volte quando si verificano situazioni di disagio come quelle che creano le tante persone ubriache che di notte urlano e urinano per strada e che poi lasciano le bottiglie vuote per terra».  E un'altra: «I miei amici mi dicono quando magari mi vengono a trovare: "io la macchina in via Roma non la lascio". E hanno anche ragione».

Sono arrabbiati e dicono: «Non siamo contro l'Agenzia: gli obiettivi sono gli stessi, cioè migliorare il quartiere dove abitiamo da anni. Ma non si può nemmeno vivere in questo modo. Spesso veniamo additati anche come rompiscatole perchè ci preoccupiamo del nostro quartiere. Ma se non lo fanno gli altri dobbiamo per forza farlo noi. Ci sono spesso delle bottiglie di vetro rotte davanti alla scuola Alberoni, perchè? Perchè qualche esercizio vende alcolcici dopo una certa ora favorendone indirettamente poi il consumo in strada? Perchè dagli Anni 90 c'è stato questo lassismo e permessivismo che ha permesso di affittare le case degradate della zona agli stranieri irregolari? Bisogna andare a colpire i locatari anche piacentini che hanno innescato questo processo che ha portato alla ghettizzazione delle comunità immigrate, con tutto quello che ne è conseguito. L'integrazione che vogliamo -  dicono - non è certamente la contaminazione di culture».

 

 

 

 

 

 

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