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Cronaca

Resta alle Novate la segretaria della Procura

Ieri, due ore di interrogatorio di garanzia alle Novate. La segretaria della Procura della Repubblica resta in carcere ma non più in isolamento. Top secret sui contenuti del lungo colloquio. Bocca cucita per il gip Massa, il pm Colonna e anche l'avvocato della donna, Michele Moreghi: “non ho niente da dire”

Ieri è stata interrogata per oltre due ore dal gip Pio Massa alla presenza del pm Antonio Colonna e dell'avvocato difensore Michele Moreghi. Resta in carcere, Rita Perazzi, la segretaria della Procura della Repubblica per la quale lunedì erano scattate le manette con il reato di concussione e divulgazione di informazioni coperte dal segreto istruttorio.

Resta in carcere, anche se è stata tolta dall'isolamento e trasferita nella sezione femminile delle detenute comuni alle Novate. Le accuse che pendono sulla sua persona sono gravi e se il fermo è stato confermato, significa che in due ore e passa di interrogatorio, di cose la signora ne ha avute da dire. Per ora il contenuto del colloquio alla presenza dei magistrati rimane top secret. Nessuna dichiarazione ai giornalisti, all'uscita dal carcere. Anche l'avvocato difensore della donna, non ha rilasciato dichiarazioni.
  Due ore di interrogatorio per la Perazzi, top secret sul contenuto  

Le indagini che hanno portato all'arresto di Rita Perazzi, 56 anni di San Giorgio, sono partite un paio di mesi fa, quando la donna che in Procura ricopriva un incarico di delicata responsabilità ed era dipendente della struttura da trent'anni, avrebbe avvisato due dipendenti dell'Agenzia delle Entrate (indagate ora a piede libero per lo stesso reato) che i loro telefoni erano sotto intercettazione. Informazione riservatissima e per altro rivelata a suon di euro: si parla di 5 mila a soffiata.

E le due donne, L.G. e L.D., erano intercettate perchè, a loro volta, avevano chiesto denaro ad un imprenditore piacentino per chiudere un occhio sui controlli fiscali. L'uomo avrebbe poi denunciato il fatto ai carabinieri e il magistrato aveva messo sotto controllo i telefoni delle due impiegate. Ma, fra dicembre e gennaio, di punto in bianco, le due donne non hanno parlato più.

Così gli inquirenti hanno avanzato l'ipotesi che fra loro stessi ci fosse una specie di talpa che aveva dato la soffiata. Questa persona potrebbe essere, almeno secondo l'accusa, proprio Rita Perazzi che tra l'altro, teneva il registro delle intercettazioni telefoniche ed è stata a sua volta intercettata.
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