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Cronaca

Rifornivano di cocaina anche la banda del Grimaldello, sette arresti

Chi riforniva di cocaina la famosa "banda del grimaldello"? E' grazie a questa domanda che si è posta il Nucleo Investigativo dei carabinieri di Piacenza che è stata sgominata una pericolosa banda di spacciatori albanesi con l'arresto di tutti i componenti e del capo, il 36enne, Irfan Yherej a Valona

Chi riforniva di cocaina la famosa "banda del grimaldello"? E' grazie a questa domanda che si è posta il Nucleo Investigativo dei carabinieri di Piacenza che è stata sgominata una pericolosa banda di spacciatori albanesi con l'arresto di tutti i componenti e del capo, il 36enne, Irfan Yherej a Valona con la collaborazione dell'Interpol e della polizia locale. L'uomo era latitante da due anni e mezzo. Dalla complessa indagine che portò a dieci condanne per associazione per delinquere, spaccio, furti e ricettazione nel marzo del 2016, è partita quella per capire chi riforniva i componenti della banda di cocaina, sostanza della quale facevano uso quasi quotidianamente. Dalle intercettazioni era emerso che i componenti del sodalizio criminale incontravano, senza mai specificare il motivo, qualche albanese. Di lì i militari hanno capito che potevano incontrare i fornitori della polvere bianca e hanno cominciato ad indagare, coordinati dal sostituto  procuratore Michela Versini. 

I carabinieri di Bobbio il 18 dicembre 2014 arrestano Iris Misku perché trovato in possesso di una pistola calibro 7.65 risultata rubata (era già in manette per spaccio). Nel 2015 a finire nella rete dei carabinieri, aiutati dai colleghi di Pavia, Emanuele Epifanio trovato a bordo della sua auto nell'area di Servizio Nure Sud a Pontenure con 22 chili di marijuana divisa in 20 involucri accuratamente nascosta nel vano airbag. Il due maggio viene arrestato Ylli Misku (fratello di Iris) bloccato con 3 chili di hascisc nella zona di Piacenza Ovest. Sulla base di questi arresti il gip Elena Stoppini, su richiesta del sostituto procuratore Michela Versini, emette un'ordinanza di misura cautelare per spaccio continuato in concorso di droga nei confronti dei quattro. Inoltre dietro le sbarre finiscono anche Hasibra Altim, rintracciato a Voghera e nel settembre del 2015 anche Herdet Keci. Piano piano finiscono tutti in carcere ma all'appello manca Irfan Ymeraj. Figura di spicco, fornitore di cocaina degli altri indagati, colui che conosce i canali di approvigionamento e che tiene le redini di altre batterie di spacciatori a Pavia, Novara e Alessandria. Ymeraj risulta già indagato per spaccio a Imperia, Varese e Como. I militari, non trovandolo in Italia, sospettano che possa essere scappato in patria e non smettono di cercarlo. 

Il 21 ottobre 2015 diventa "ricercato internazionale" e, per competenza territoriale, il nuovo pm che segue le indagini è di Novara ed è Silvia Baglivo. Grazie ad approfondite indagini dopo qualche tempo i carabinieri dell'Investigativo, guidati dal maggiore Massimo Barbaglia, lo individuano a Valona (Albania). In collaborazione con l'Interpol e la polizia albanese, viene arrestato in un blitz al quale hanno partecipato anche le teste di cuoio, alle 14.30 dell'11 maggio 2017 nella sua abitazione. Ora si trova in carcere a Valona in attesa dell'estradizione. 

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