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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Quartiere 2000 / Via Ettore Rosso

Rimane in carcere il romeno che picchiò la moglie e un poliziotto

Dopo l'interrogatorio di garanzia rimane in carcere il romeno che qualche notte fa completamente ubriaco si è barricato in casa con due figli piccoli e ha colpito con il calcio di una pistola (poi risultata una riproduzione) un poliziotto delle volanti

Rimane in carcere il romeno che qualche notte fa completamente ubriaco si è barricato in casa con due figli piccoli e ha colpito con il calcio di una pistola (poi risultata una riproduzione) un poliziotto. L'uomo è alle Novate da quel giorno e il 26 luglio è stato interrogato dal gip Stefania Di Rienzo, l'uomo è assistito dall'avvocato Gianmarco Lupi. Era stato arrestato con diverse accuse: resistenza, violenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale e lesioni aggravate e maltrattamenti in famiglia. Ha risposto alle domande ammettendo quanto aveva fatto in buona parte, tuttavia ha però preso posizione su alcuni momenti della nottata di follia dicendo che non avrebbe puntato la pistola e che non avrebbe sporto il figlio più piccolo (un anno) dalla ringhiera del balcone, lo teneva semplicemente in braccio. Lo straniero ha anche dichiarato di aver dato uno schiaffo alla moglie durante la litigata furibonda, poi degenerata ma ha negato di picchiarla quotidianamente. Il legale aveva chiesto i domiciliari a casa della madre, ma il gip ha deciso per le Novate. 

pistola polizia -3-2Era accaduto verso le 5 di qualche notte fa in via Rosso. Il romeno 31enne era tornato a casa a notte fonda ubriaco, la moglie, una connazionale di 29 anni, lo aveva incalzato chiedendo dove fosse stato fino a quell'ora e ha scatenato così la reazione violenta. Da lì la chiamata disperata della donna al 113. In pochi secondi la polizia era sul posto, dopo aver sentito l'uomo urlare dall'appartamento completamente fuori di sé  e dopo aver capito che non avrebbe mai aperto la porta avevano allertato i vigili del fuoco: dovevano impedire al 31enne romeno di far del male ai piccoli e salvali a tutti i costi. E proprio mentre due poliziotti si trovavano con i pompieri sotto il balcone a parlare con lo straniero cercando di farlo desistere, la bambina di 6 anni era riuscita ad aprire la porta di casa: sul pianerottolo c'erano altri due agenti pronti ad entrare. Una volta fatta irruzione lo straniero non ci aveva pensato due volte, aveva preso una pistola e l'aveva puntata contro gli agenti ad altezza uomo, a quel punto ne era nata una colluttazione (l'arma era una fedelissima riproduzione di una pistola antica e non poteva quindi sparare ma aveva lo stesso peso e materiale) fino a quando il 31enne aveva colpito più volte un agente alla testa con il calcio della pistola, poi non contento aveva estratto un pesante martelletto in ferro e ha cercato di colpire ancora i poliziotti: «Vi ammazzo tutti», infine era stato bloccato, ammanettato e portato in questura, il poliziotto invece era stato portato in pronto soccorso dove ha avuto una prognosi di sette giorni per un trauma cranico.

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