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Cronaca Porta Galera / Via Giovanni Battista Scalabrini

Il carabiniere che salvò la vita al barista: «Non sono un eroe, è il nostro lavoro»

Aveva avuto un infarto nel suo bar in via Scalabrini il 13 gennaio, un carabiniere Giuseppe Montella, gli aveva salvato la vita con un massaggio cardiaco. La moglie del barista ha ringraziato Giuseppe Montella per il gesto che ha fatto

Aveva avuto un infarto nel suo bar in via Scalabrini il 13 gennaio, un carabiniere, Giuseppe Montella, gli aveva salvato la vita con un massaggio cardiaco e la respirazione a bocca a bocca fino all'arrivo dei sanitari del 118. Ora, la moglie del barista 60enne, Maria Sesenna, ha voluto ringraziare personalmente il carabiniere che ha salvato la vita al marito. Si sono incontrati al bar Bacco e Tabacco con il maggiore Helios Scarpa.

Così la moglie: «Ho un ringraziamento speciale da fare all'Arma e a Giuseppe Montella. Ho avuto paura ma c'erano i clienti che fortunamente si sono dati da fare. Adesso sta meglio mio marito, solo grazie a lui». Poi, il carabiniere alla domanda: «Si sente un eroe?», risponde: «No, non sono un eroe, è il nostro lavoro. Mi interessa solo che il barista stia bene e che ritorni a fare il suo lavoro».

Poi racconta l'intervento: «Mi sono visto arrivare una persona agitata in caserma che mi chiedeva aiuto, ho chiuso tutto e mi sono precipitato al bar. Dopo qualche attimo di agitazione ho cominciato a praticare il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca all'uomo. Alla terza serie mi ha dato un segnale di vita con un respiro. Poi, sono arrivati i sanitari del 118. Sono andato con lui in ambulanza e sono rimasto in ospedale fino a che ho avuto la certezza che se la sarebbe cavata. I corsi di primo soccorso che ho potuto fare con l'Arma sono stati utilissimi, anzi, fondamentali».

 

 

 

 

 

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