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Cronaca

Rinnovo concessioni per gli ambulanti, dopo il Milleproroghe il bando prosegue

La presa di posizione dei comuni di Piacenza, Rottofreno e Castelsangiovanni. Buscarini: "Non possiamo interrompere il bando ora, dobbiamo tutelare gli ambulanti e il loro lavoro"

L’assessore al Commercio di Piacenza Giorgia Buscarini e gli assessori che ricoprono la stessa delega nelle Giunte comunali di Castelsangiovanni e Rottofreno, Giovanni Cattanei e Stefano Giorni, nonché il direttore dell’Unione Commercianti Giovanni Struzzola, il presidente della Federazione Italiana Venditori Ambulanti (Fiva Confcommercio) Maurizio Fumi e il vicedirettore di Confesercenti Piacenza, Fabrizio Samuelli, hanno espresso la loro posizione sugli effetti del decreto “Milleproroghe” sulla Direttiva Bolkenstein, in particolare per ciò che riguarda il rinnovo delle concessioni mercatali.

«Il Comune di Piacenza prosegue nel percorso definito dal decreto legislativo 59/2010, che ha dato attuazione alla Direttiva Servizi del Parlamento Europeo, la cosiddetta “Bolkenstein”, e dall'Intesa attuativa del 2012, che ha dato il via agli atti adottati dalla Conferenza Unificata, dalle Regioni e dagli Enti locali.  Il nostro Ente si è impegnato a rispettare con precisione tutte le scadenze previste dall'Accordo Stato Regione. In data 30 dicembre, a bando già pubblicato, è sopravvenuto il Decreto “Milleproroghe” che ha stabilito una proroga al 31 dicembre 2018 delle concessioni commerciali su area pubblica. Trattandosi di un decreto legge, la norma dovrà essere oggetto di conversione da Parlamento entro i successivi 60 giorni dalla pubblicazione. La Regione Emilia Romagna con comunicato dello scorso 10 gennaio ha specificato che è stata attivata una trattativa anche attraverso l'intervento dei parlamentari emiliano romagnoli affinché il decreto venga modificato nella parte che riguarda la Bolkenstein salvaguardando i contenuti dell'Intesa Stato-Regioni del 2012. L'Intesa ha previsto che nell'ambito dei bandi venga attribuito un punteggio in relazione alla professionalità, salvaguardando, di fatto, il posto di lavoro degli ambulanti della Regione. Alle attuali condizioni, non proseguire con la pubblicazione dei bandi introdurrebbe il rischio di esporsi a conseguenze dannose per gli aventi causa: le concessioni infatti scadrebbero comunque tra maggio e settembre di quest'anno e non ci sarebbe il tempo materiale per riproporre il bando.  Il Comune di Piacenza condivide in toto l'impostazione regionale e accoglie la richiesta della Regione di procedere con i bandi. Dopo un'attenta valutazione di tutti gli aspetti in gioco si reputa infatti che tutelare la professionalità acquisita dagli ambulanti, come previsto dall'Intesa del 2012, sia fondamentale.

Interrompere il bando ora significherebbe non garantire questa condizione, non rispettare l'ordinamento comunitario e soprattutto affacciarsi al 2019 con la consapevolezza di dover necessariamente mettere a bando tutte le concessioni escludendo qualsiasi vantaggio di anzianità, generando il caos sulle assegnazioni. Si sottolinea che l'intento del Comune, dopo un attento bilanciamento degli interessi coinvolti, è in via assolutamente prioritaria quello di salvaguardare i posti di lavoro degli operatori. L'assessore Giorgia Buscarini desidera ringraziare la dott.ssa Castellini, dirigente regionale e i consiglieri Katia Tarasconi e Gian Luigi Molinari che, evitando facili polemiche e con spirito di servizio, hanno lavorato per sostenere il Comune di Piacenza nell'elaborazione della propria posizione».

«Volevamo dare la comunicazione di proseguire con l’attuale bando – ha chiarito in conferenza stampa l’assessore di Piacenza Buscarini - dopo un confronto avuto con le altre città capoluogo dell’Emilia-Romagna. La posizione non è politica, ma una scelta puramente amministrativa per tutelare gli interessi di Piacenza e dei suoi ambulanti. La strada è quella di proseguire con il bando Bolkenstein. Nel caso in cui il Milleproroghe sarà ratificato in toto, entrerà in vigore quello nuovo nel 2019. Sospendere o annullare il bando adesso, non ci dà garanzie, non dà garanzie per gli ambulanti, che vedrebbero riaperti i giochi per l’assegnazione dei posti. Vogliamo salvaguardare i posti di lavoro esistenti. Così come noi hanno fatto in Liguria e Lombardia. Ci vogliono scelte responsabili: gli enti locali si sono trovati a gestire una situazione che è stata calata dall’alto dai governi centrali. C’è stata una mancanza di rispetto a mio giudizio. Come Comune di Piacenza proseguiremo così, per rispetto degli ambulanti. Altrimenti rischieremmo a maggio di non avere più un mercato in città».

«La nostra scelta – è il parere di Cattanei di Castelsangiovanni - è a prescindere dall’appartenenza politica. Castelsangiovanni vuole proseguire così. È grave, con questo Milleproroghe non diamo garanzie agli ambulanti del rinnovo della concessione. Si rimette in discussione tutto». «Scelta di buon senso – ha aggiunto l’assessore Giorgi - c’è stato un pasticcio del Governo fatto il 30 dicembre, che a bandi già pubblicati al 1 dicembre ha rimescolato le regole. L’idea è quella di tutelare il commercio, ritengo che sia un’azione di buon senso che tutela chi da tempo è nel settore».

«Il Governo – ha detto Samuelli - ha fatto confusione. Le associazioni di categoria hanno condiviso un percorso, il 1 dicembre sono stati pubblicati i bandi per una concessione di 12 anni. Dopo questa proroga di due anni definita dal Milleproroghe c’è il rischio che la Ue faccia saltare tutto: saremmo così nella giungla. I bandi nella stragrande maggioranza dei comuni della Regione sono aperti, chi ha una concessione entro il 31 gennaio deve presentare una domanda».

«Condividiamo la posizione delle Amministrazioni – ha detto Fumi - che devono portare avanti ciò che hanno già cominciato. Non possiamo sospendere, si porta avanti quello che è stato fatto. Chiediamo alle altre Amministrazioni di prendere una posizione precisa: salvaguardate i posti degli ambulanti e il loro lavoro». Presente anche Giovanni Struzzola. «Bello vedere Amministrazioni di diverso colore politico che difendono le esigenze e necessità degli operatori».

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