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Cronaca Barriera Milano / Corso Vittorio Emanuele II

La crisi cede il passo ai saldi: la febbre degli acquisti contagia anche Piacenza

Gli esercizi commerciali di Piacenza dichiarano guerra alla crisi economica e sfoderano l'arma vincente dei saldi. Il 6 gennaio nastro di partenza per la stagione degli sconti. Coinvolte famiglie, ma anche giovani e giovanissimi.

saldiQuasi quasi viene da pensare alle ferie estive, quando non si parla d’altro che di crisi ma la televisione ci rimanda puntualmente immagini di località balneari e montane prese d’assalto dai turisti, mentre gli alberghi registrano il “tutto esaurito”.

CRISI MA... LE CODE AI NEGOZI CI SONO - Anche per gli irresistibili saldi invernali non c’è crisi che tenga, nonostante le tredicesime siano state erose dai festeggiamenti natalizi e da altre spese di fine anno, meno voluttuarie ma comunque urgenti. La stagione è cominciata alla grande nelle metropoli, dove la immancabile televisione ci ha mostrato, il giorno fatidico dell’inizio delle svendite, lunghe file in attesa dell’apertura dei negozi più cult, per esempio in via Montenapoleone a Milano o in via Condotti a Roma, dove un capo costa a prezzo normale come uno stipendio (e, anche al 50% di sconto, costa comunque tantissimo... ). Le immagini e i dati parlano chiaro, la gente compra e compra tanto, anche oggetti di lusso, e, a fronte di qualche commerciante che si lamenta, altri hanno francamente dichiarato che in queste primi giorni di saldi le vendite sono già un 20% in più rispetto allo scorso anno.

LA CACCIA AL PEZZO "GIUSTO" - Nelle città più piccole la stagione degli sconti comincia forse più in sordina, tanti si limitano a osservare le vetrine, a valutare i prezzi della merce esposta in vendita, a visitare l’interno dei grandi store che ormai hanno conquistato anche i centri minori. Neppure i più cauti, però, possono alla fine resistere alla tentazione dell’acquisto, perché i cartelli che inneggiano agli sconti praticati sono davvero ammaliatori, ed è piacevolissimo vedere, sul cartellino del capo che si è appena comprato, il prezzo originario cancellato e sostituito da uno di gran lunga inferiore. Si acquista l’utile e l’inutile, il capo che si sta “curando” già dall’inizio stagione - e che finalmente ora ha un prezzo accessibile - e anche il capo particolare, l’accessorio estroso, la piccola “follia” che si sceglie proprio perché a prezzo scontatissimo, e che poi spesso è destinata a rimanere chiusa nell’armadio.

IL VIA AI SALDI INVERNALI IL GIORNO 6 GENNAIO - A Piacenza, come in tante altre città, è stato dato l’avvio ai saldi il giorno 6 gennaio, in concomitanza con la festa dell’Epifania. «Giovedì mattina non c’era molta folla, più che altro clienti desiderosi di “dare un’occhiata”- dichiara una gentile e graziosa venditrice di Zara, noto store del centro città - ma anche qualcuno con le idee ben chiare, che a colpo sicuro ha acquistato quel certo cappotto o quell’abito, di cui magari aveva già provato la taglia in precedenza, rimandando l’acquisto proprio al periodo dei saldi. Con l’andare delle ore, però, l’atmosfera si è “scaldata” e sono cominciate anche le prevedibili file alle casse». Sempre gettonatissimi i negozi come Tezenis, Intimissimi, Oisho, Golden Point: crisi o non crisi, le venditrici si aspettano un tour de force durante queste giornate, fredde dal punto di vista climatico, ma non per quanto riguarda il loro impegno. Più cauto il gestore di un negozio “d’elite”: «Non abbiamo ancora esposto tutta la merce in saldo – rivela – e per ora gli sconti sono intorno al 20% e limitati ad alcuni capi. Ci riserviamo più avanti, man mano che le scorte si esauriranno, di ampliare l’offerta ed eventualmente incrementare gli sconti. Una parte della nostra merce non verrà però messa in saldo, perché ci sono capi firmati e davvero esclusivi, riservati alla nostra clientela più esigente, che restano a prezzo intero».

SALDI ANCHE PER I PIU’ GIOVANI - Se durante le ore della mattina si vedono principalmente signore e coppie in giro per shopping, con il procedere della giornata si riversano soprattutto nelle vie del centro avventori giovani e giovanissimi. I loro acquisti sono più casuali, determinati dall’impulso del momento in relazione a quel capo o a quell’accessorio che piace di più, ma che è anche  a prezzo più conveniente, visto che la clientela di questa fascia di età deve fare i conti  con un budget di spesa certamente limitato. A questo proposito, Benedetta Maggi, titolare di “Two:one”, un negozio di tendenza che vanta un esclusivo assortimento di abiti, accessori e oggettistica tutti dedicati ai giovani, ma dai prezzi non sempre accessibili, lamenta un calo delle vendite durante gli scorsi mesi – la crisi si fa sentire! – e auspica proprio una ripresa durante il periodo dei saldi. Il suo negozio è affollato di giovani e vi si respira un’aria di festa, la merce è colorata e originale, i cartellini degli sconti finalmente ben in vista, ad ammiccare invitanti agli avventori under.

ACCESSORI "RISERVATI" - Tanti ragazzi anche presso il negozio ”Eighty-six”, di Erica Cangelosi, cui diversi amici hanno chiesto di riservare loro un certo capo o accessorio, per paura di essere battuti sul tempo. Erica confessa che la crisi c’è eccome: l’assortimento del suo negozio, che comprende soprattutto abbigliamento sportivo, vanta marche di tutto rispetto, ma proprio per questo con prezzi non sempre abbordabili. Insomma, nell’anno appena terminato la diminuzione delle vendite è stata una realtà anche per lei.

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