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Cronaca

«Salvini vaff...», cento Si Cobas davanti alla prefettura contro il Decreto Sicurezza

«Siamo qui per protestare contro il Decreto Sicurezza, per denunciare le ripetute aggressioni ai nostri iscritti da parte di Usb, e la vicenda di un iscritto, un egiziano 22enne, che sostiene di essere stato picchiato in questura proprio perché iscritto al Si Cobas». Erano in cento nel pomeriggio del 26 novembre davanti al Palazzo del Governo, in mano bandiere rosse del sindacato, in bocca tanti slogan, come Salvini, Salvini vaff....  Una delegazione è stata poi ricevuta dal vicario del prefetto.  «Salvini scrive questo decreto su chiaro ed esplicito mandato padronale in quanto si va ad intervenire sul blocco stradale che è l'unico strumento che si è rivelato efficace per ottenere qualcosa negli ultimi dieci anni: si tratta di un attacco diretto al diritto di sciopero. Abbiamo subito agguati e aggressioni da parte di Usb che solo sabato ha sfilato per le vie del centro cercando di rifarsi, invano la verginità. Queste violenze sono diventate troppe e ciò ci fa pensare che ci sia sotto una regia e una strategia comune con le altre forze repressive e padronali».

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