rotate-mobile
Sciopero Usb al magazzino Ikea

San Martino a Usb: «Disponibili al dialogo costruttivo e non strumentalizzato»

Sciopero proclamato dall’Unione Sindacale di Base all'hub piacentino di Ikea

«L’hub europeo di Ikea, a Piacenza, è bloccato da questa mattina (11 aprile) per lo sciopero proclamato dall’Unione Sindacale di Base: i tir circolano liberamente in entrata e in uscita, ma nessuno carica o scarica. I lavoratori chiedono la cancellazione del doppio regime per cui i dipendenti diretti di Ikea hanno la malattia pagata al 100% e quelli dell’appalto della Cooperativa San Martino no. Inoltre i lavoratori reclamano 150 euro mensili di aumento, il buono pasto da 8 €, i giusti livelli contrattuali, il full time per i part time involontari e un premio di produzione vero». Lo ha scritto Usb sulla pagina Facebook corredando il post con i video dei lavoratori davanti al magazzino. 

«A fronte delle nuove richieste-accuse lanciate da Unione Sindacale di Base in occasione dello sciopero presso l’hub Ikea a Piacenza, la Cooperativa San Martino ritiene indispensabile puntualizzare alcuni aspetti citati dal sindacato in questione», scrive la coop in una nota che riportiamo integralmente. «Come San Martino,  - dicono - ci teniamo a ribadire di nuovo che il riconoscimento della malattia è frutto di un accordo sindacale di secondo livello che presenta condizioni di miglior favore rispetto alle basi poste dal contratto nazionale. Tale contratto esplicitamente dichiara che il trattamento è “migliorativo rispetto al ccnl Logistica e Trasporti merci e spedizione in vigore in relazione alle assenze malattia e infortunio sul lavoro”; il medesimo è stato letto con attenzione e approvato alla fine di agosto 2020 dalle rappresentanze sindacali intervenute all’incontro. Nello stesso accordo si ribadisce che “si ritiene il pagamento di malattia e dell’infortunio un elemento di equità e di distribuzione del reddito, valorizzando altresì la presenza lavorativa”. I lavoratori che operano nella correttezza dei compiti e delle condizioni previste dall’attività assegnata loro non devono temere svalutazioni da parte della Cooperativa San Martino che da più di 35 anni opera nella comunità, con rapporti di lavoro in alcuni casi di durata ultraventennale, segno della fiducia che i partner ripongono in San Martino».

«Si torna poi per l’ennesima volta sulla domanda relativa ai buoni pasto. Soltanto pochi giorni fa, abbiamo nuovamente dichiarato di essere disponibili ad andare incontro ai nostri soci lavoratori su questo tema. Presso l’hub Ikea è attiva una mensa che propone un pasto medio al prezzo di 1,80 euro per i lavoratori diretti e attualmente prevede una spesa di 3 euro per i lavoratori San Martino. Ci siamo resi disponibili a coprire la differenza di prezzo, a spese nostre, per rispondere alle richieste dei nostri soci. Per quando riguarda gli aumenti salariali, ci basiamo sul Contratto Collettivo Nazionale. Quando ci sono i giusti presupposti, miglioriamo le condizioni di base (come nel caso dell’accordo firmato ad agosto 2020 e già citato). Resta inteso che eventuali condizioni migliorative devono essere economicamente sostenibili per tutti, Cooperativa compresa, per non ledere richieste altrui».

«Dobbiamo anche ribadire che - proseguono - i premi di produzione devono essere elargiti a fronte di risultati oggettivi e in base a criteri meritocratici. I nostri obiettivi, come Cooperativa San Martino, sono diversi rispetto a quelli di aziende appaltatrici come Ikea, così come le realtà aziendali sono distinte dal punto di vista societario e organizzativo. Allo stesso modo le politiche di premialità di secondo livello, soprattutto per adempiere alle norme in vigore sul tema appalti, devono essere progettate su logiche differenti. Anche la richiesta di orari full-time per un maggior numero di lavoratori è irricevibile: è onere della Cooperativa individuare fabbisogni di lavoratori e ore lavorative necessarie per adempiere a quanto stipulato con l’azienda appaltatrice. In merito alla critica relativa alla mancata applicazione dei giusti livelli contrattuali, sottolineiamo che Cooperativa San Martino ritiene di agire nell’interesse dei propri soci, con un’analisi periodica e puntuale degli aspetti presi in esame: i livelli contrattuali sono quelli previsti e sottoscritti da tutte le parti coinvolte e vengono ciclicamente rivisti, quando necessario, ai tavoli preposti. Cooperativa San Martino è disponibile al dialogo, come sempre. Prova ne sono le tante riunioni tenute con le sigle sindacali firmatarie del ccnl. Siamo disposti a dialogare e confrontarci con chi lo richiede e nelle sedi opportune, nel rispetto delle persone e soprattutto a patto che il dialogo sia costruttivo e non strumentalizzato».

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

San Martino a Usb: «Disponibili al dialogo costruttivo e non strumentalizzato»

IlPiacenza è in caricamento