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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Santa Maria di Campagna, una testimonianza di fede e un tesoro d’arte

Un libro("Storia, Arte e Catechesi in Santa Maria di Campagna" scritto da frate Giambattista Montorsi) ne racconta la storia pluricentenaria

Da piccola cappella dedicata alla Madonna e detta “di Campagnola” che in tempi remoti si trovava fuori dalle mura cittadine, (luogo di passaggio obbligato per i pellegrini in viaggio verso la Terra Santa o verso Roma), a splendido monumento di architettura e di fede. A raccordare le due situazioni che si intrecciano con la storia della nostra città, il libro “Storia, Arte e Catechesi in Santa Maria di Campagna”, scritto da frate Giambattista Montorsi, Lir edizioni, anno 2016, pagine 206, presentato in Basilica con interventi del sindaco Paolo Dosi: “Un libro ricchissimo e importante che offre una preziosa testimonianza di fede, del patrimonio e della storia legata alla città …; di Tiziana Albasi, Assessore alla cultura: “… un grande e prezioso lavoro di ricerca basata sullo studio di atti ufficiali dai quali si coglie pienamente lo spirito francescano, un libro di grande interesse anche per chi non ha fede”. Antonella Gigli in uno strutturato intervento, ha toccato storia e arte del tempio evidenziando come il lavoro “straordinario” di frate Montorsi fornisca una analisi storica molto dettagliata e una lettura completa della iconografia del Pordenone. “Il libro costituisce una guida attendibile quanto preziosa alla persona in cerca di notizie, allo storico e allo storico dell’arte”.

Allegato al volume vi è un dvd con le foto ad altissima definizione di Marco Stucchi sul ciclo degli affreschi della cupola del tempio, realizzato con il contributo del Comune e della Banca di Piacenza;  una collaborazione culturale, ha evidenziato il presidente della Banca di Piacenza ing. Luciano Gobbi, molto gradita dalla cittadinanza che all’interno della chiesa con lo schermo touchscreen o con tablet e PC, offre straordinarie opportunità di immagini d’insieme, prospettive, particolari e dettagli.

Padre Secondo Ballati, Superiore Frati Minori di S.M. di Campagna si è soffermato sul “Ballo dei bambini” con il quale seguendo una tradizione remotissima, le mamme affidavano i propri figli alla protezione della Madonna, ricordando che l’antico rito sarà riproposto venerdì 24 marzo 2016, dalle 15.30 alle 18.

L’autore del libro fra Giambattista, ha confermato come la memoria del “ballo” venga da lontano, indicando in proposito, come molte delle figure presenti nel ciclo di affreschi non siano angeli ma bambini. A proposito della Basilica ha ricordato quanto ha scritto Paola Ceschi Lavagetto "Questo è un prezioso documento della storia degli uomini", rilevando come il santuario della Madonna di Campagna sia considerato tra i santuari più belli d'Italia. La Basilica, ha aggiunto, indica la strada per un cammino spirituale, concetto sviluppato anche nella sinossi del libro:

Nella presentazione del "Catechismo della Chiesa cattolica. Compendio", il futuro Papa Benedetto XVI afferma: «Oggi più che mai, nella civiltà dell'immagine, l'immagine sacra può esprimere molto di più della stessa parola, dal momento che è oltremodo efficace il suo dinamismo di comunicazione e di trasmissione del messaggio evangelico». Possiamo dire che questo si avvera in modo particolare nella nostra Basilica che doveva essere completamente affrescata anche se i progetti non si sono sempre realizzati. Per esempio: tutto il soffitto della chiesa a croce greca, doveva ricordare la passione di Cristo con sedici grandi opere, e doveva essere il Pordenone a realizzare questo, ma è purtroppo morto quarantenne. Bernardino Gatti che doveva succedergli non si accordò sul prezzo e non se ne fece nulla.

Il progetto primitivo prevedeva la discesa del Padre eterno dal cupolino accompagnato da angeli, per abbracciare la creazione. Creazione che si manifesta in un primo tempo con il mondo ebraico rappresentato dai profeti ed anche da sibille, e poi con il mondo pagano in una fascia tutto intorno raffigurato da diverse figure della mitologia e uomini celebri.

Al piano terreno, anche con la collaborazione del Pordenone, vengono presentati i santi. Sono essi a ricordarci l'amore del Padre e a invitarci a tenere sempre lo sguardo verso il cielo per non rischiare di sbagliare strada.

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