Scambiato per un ladro ma era solo ubriaco e aveva sbagliato casa
Assolto dal tentato furto in abitazione per il quale era stato arrestato. E' finita così la vicenda che vede coinvolto un romeno che una sera era tornato a casa ubriaco fradicio e si era confuso arrampicandosi su una grondaia ed entrando in una appartamento disabitato
Era accusato di tentato furto in abitazione perché fu sorpreso dai poliziotti dopo essersi arrampicato su una grondaia e aver spaccato il vetro di un appartamento disabitato nella zona di via Veneto. Era ubriaco fradicio e per farlo salire in auto gli agenti hanno dovuto ammanettarlo: non era collaborativo e molesto, di lì l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. In manette quindi, per tentato furto e resistenza a pubblico ufficiale, finì un romeno di 35 anni che il 3 novembre è stato assolto: di fatto aveva sbagliato casa, voleva tornare nella sua (senza chiavi) ma visto lo stato di ebbrezza si era confuso. Il pm Monica Bubba ha chiesto 8 mesi, il giudice Gianandrea Bussi l’ha condannato a 6 mesi solo per la resistenza a pubblico ufficiale. Quella sera lo straniero, che ha un lavoro e che abita poco distante (con un contratto prodotto in aula), barcollava in mezzo alla strada e dopo aver rovesciato alcuni bidoni, si è arrampicato sulla grondaia e ha spaccato un vetro. Un vicino l’ha notato e ha chiamato la polizia arrivata sul posto in pochissimi minuti. Addosso – ha sostenuto la difesa, l’avvocato Gloria Zanardi – non aveva nessun arnese da scasso, né tantomeno oggetti rubati né era travisato. Sul retro dell’immobile, se fosse stato un ladro, avrebbe trovato una finestra aperta e non avrebbe di certo fatto rumore attirando l’attenzione. L’uomo quindi con buona pace ha semplicemente sbagliato casa dopo una serata assolutamente alcolica