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Cronaca Castel San Giovanni

Schianto mortale a Castello, il conducente del pick-up positivo all’alcol e agli stupefacenti

E’ agli arresti domiciliari il 45enne accusato di omicidio stradale per aver provocato la morte di Michele Ruffini, il quale è andato a schiantarsi, il 9 agosto a Castelsangiovanni, con la moto contro il mezzo condotto dall’operaio di Rottofreno. Il 13 agosto l'autopsia sul corpo della vittima

E’ agli arresti domiciliari il 45enne accusato di omicidio stradale per aver provocato la morte di Michele Ruffini, il quale è andato a schiantarsi, il 9 agosto a Castelsangiovanni, con la moto contro il mezzo condotto dall’operaio di Rottofreno. Il 45enne dopo lo scontro è risultato positivo all’alcol e agli stupefacenti (cannabinoidi e cocaina). Davanti al giudice per le indagini preliminari, l’uomo, difeso dall’avvocato Francesca Beoni, ha dato una propria versione, rispondendo alle domande del giudice. Il pick up, secondo l’operaio di una ditta di Castello a cui stava riportando il mezzo, aveva completato la svolta e stava già entrando nell’ampio parcheggio della zona “La Gatta” quando sarebbe stato colpito dal motociclista. Un urto terribile, poi costato al vita al 36enne alla guida della due ruote, di cui però l’autista del mezzo non si sarebbe accorto (la moto non l’avrebbe vista), sentendo solo un gran colpo.

francesca beoni avvocato-2Al termine dell’udienza - il sostituto procuratore Daniele Di Girolamo aveva chiesto la conferma della custodia cautelare in carcere - il gip si è riservato la decisione, sciogliendola nel primo pomeriggio. L’avvocato Beoni aveva chiesto la remissione in libertà o gli arresti domiciliari, misura quest’ultima per cui ha deciso il giudice. Il giudice, inoltre, ha chiesto alla procura di riqualificare il reato di omicidio stradale aggravato dall’alcol. L’uomo, subito, si era rifiutato di sottoporsi ai prelievi - erano le 16.30 - che, in modo coatto, erano però stati eseguiti alle 21.15. Un lasso di tempo in cui l’uomo era rimasto libero. Dopo i risultati per l’uomo si erano aperte le porte del carcere perché il sostituto procuratore Di Girolamo aveva deciso per l’arresto. Dai risultati degli esami ematici, la presenza di alcol sarebbe stata di 0,88 (al di sotto di 1 milligrammo per litro), mentre gli stupefacenti avrebbero registrato tracce di cannabinoidi e una presenza un po’ più consistente di cocaina. Intanto, si svolgerà il 13 agosto l’autopsia sul 36enne originario di Meda (Monza Brianza) rimasto vittima dello schianto mortale.

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