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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Scoperti a Piacenza 24 lavoratori in nero nei primi sei mesi dell'anno

In prefettura prima riunione dell’osservatorio provinciale permanente in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro e contrasto al lavoro nero

Convocato dal Prefetto Daniela Lupo si è riunito, in videoconferenza, l’Osservatorio provinciale permanente, costituito in attuazione del Protocollo sottoscritto lo scorso 23 settembre 2020 in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro e contrasto al lavoro nero irregolare.
Alla riunione hanno partecipato comune di Piacenza e Provincia, forze dell’ordine, sanità, ispettorato territoriale del lavoro, Inps, Inail, associazioni di categoria, Camera di Commercio, organizzazioni sindacali e ordini professionali. 
È stato analizzato lo scenario generale che è significativamente mutato a causa del Covid che ha avuto un impatto non da poco anche in tema di infortunistica nonché i principali dati statistici inerenti gli infortuni sul lavoro del primo semestre in un’ottica nazionale e regionale ma anche con riguardo più specificamente alla nostra provincia. 
L’Ispettorato territoriale del lavoro, in particolare, ha riferito che nell’ambito delle proprie attività ispettive, ordinarie e straordinarie anche in conseguenza dell’emergenza sanitaria e del controllo del rispetto dei protocolli sanitari e delle misure precauzionali previste, nel primo semestre sono state ispezionate 233 aziende riconducibili principalmente ai settori manifatturiero, alberghiero e ristorazione, commercio, logistica, Gdo. Le irregolarità registrate numericamente significative, pari al 51 per cento dei casi, tuttavia sono riferite, come chiarito dallo stesso rappresentante dell’Itl, per lo più a violazioni di tipo formale e non sostanziale come ad esempio il lavoro nero. Con riferimento, tuttavia, alle violazioni più gravi (lavoro irregolare, violazioni in materia di prevenzione, etc) sono state accertate, sempre nel primo semestre, la presenza di 24 lavoratori in nero, 45 violazioni in materia di prevenzione e 17 di natura penale. 
Il prefetto ha ricordato come tale attività sia stata incrementata, in presenza della pandemia in atto, anche alla luce delle indicazioni emerse in seno al gruppo di lavoro costituitosi lo scorso maggio in Prefettura, con la partecipazione di rappresentanti dell’Itl, della Guardia di Finanza e dell’Asl che ha permesso di determinare le linee strategiche e i settori di intervento e che ha portato ad eseguire 90 accessi presso aziende per la verifica anche dell’ottemperanza ai protocolli Covid: all’esito di tale attività è emerso che solo in 5 casi sono state accertate delle violazioni mentre negli altri alcun elemento di criticità è stato segnalato.
D’intesa con i partecipanti si è convenuto di programmare per la prima decade di dicembre degli incontri ristretti per un focus sulle problematiche che caratterizzano al momento l’attuazione della normativa in materia di sicurezza del lavoro, dando priorità ai settori dell’edilizia e dell’agricoltura e, successivamente, si valuterà il settore della logistica e trasporti.
Si rafforza la cooperazione tra tutte le componenti, a diverso titolo interessate e si alza l’attenzione sulla legalità nel modo del lavoro, sia sul fronte del contrasto a lavoro in nero e sfruttamento, sia per quanto riguarda la sicurezza e la salute dei lavoratori, tema che in tempo di covid-19 comprende il rispetto delle misure di prevenzione e anti-contagio, e che è collegato a quello degli infortuni sul lavoro, una realtà spesso sommersa.
L’osservatorio focalizzerà il suo lavoro anche su: informazione e formazione di imprenditori, lavoratori e studenti; monitoraggio dei dati dei settori particolarmente colpiti da episodi infortunistici, come edilizia; agricoltura; artigianato e piccola impresa; appalti; logistica; metalmeccanica e/o industriale); informazione ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS); informazione e sensibilizzazione nel settore agricolo per favorire l’adesione delle aziende del territorio alla Rete del Lavoro Agricolo di Qualità, della quale possono fare parte solo quelle che presentano determinati requisiti di legalità.

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