Se i rifiuti di Carpaneto li smaltiscono gli svizzeri
A smaltire i rifiuti speciali non tossici, come la plastica degli elettrodomestici dismessi, potrebbe essere una ditta svizzera specializzata nel settore. Sospeso il consiglio comunale in attesa che due rappresentanti vadano a visitare l'impianto oltreconfine
Nessun cenno affermativo e nessun rifiuto dall'aula consiliare. Almeno non per il momento. Prima, come ha riferito il sindaco di Carpaneto Gianni Zanrei, due rappresentati del Comune (uno di maggioranza e uno dell'opposizione), visiteranno lo stabilimento svizzero per prendere visione del ciclo di lavorazione.
Previsto fuori dal centro abitato un punto di stoccaggio |
Cosa “requisiranno” gli elvetici fra la spazzatura della città? La plastica, soprattutto. Come quella degli elettrodomestici dismessi dalla cittadinanza. Rifiuti speciali, certo, ma non pericolosi. Fuori dal centro abitato, verrebbe secondo il progetto, costruito un centro di stoccaggio (ma non di accumulo) dei rifiuti plastici.
La seduta, a Carpaneto, è stata sospesa in attesa della visita allo stabilimento. Favorevole alla proposta soprattutto l'opposizione, capitanata da Gianprimo Zazzali.
Come che se ne tratti, il problema dei rifiuti solleva sempre domande e perplessità. Non ultimo, sempre nel piacentino, a Lusurasco, il rinvio del progetto presentato dallo stabilimento Conserve Italia per la costruzione di un impianto di biogas. Nelle scorse settimane, la polemica sulla classificazione degli scarti di lavorazione, è culminata con il rinvio del progetto alla valutazione dell'impatto ambientale (Via).