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Cronaca

«Se la sede dell’ente camerale va a Parma, andiamo in Lombardia»

I Liberali commentano l’accorpamento tra le Camere di Commercio di Piacenza, Parma e Reggio Emilia: «Sospendiamo le trattative»

«L’Associazione Liberali Piacentini - commenta in una nota - in merito al probabile accorpamento delle Camere di commercio di Parma, Piacenza e Reggio-Emilia, relativamente al fatto che la sede sarà (notizia ufficiosa) Parma e che il Presidente verrà eletto a rotazione tra le stesse Camere, sottolinea come le trattative per tale accorpamento siano quantomeno premature.

L’art. 10, comma 1 della Legge n. 124 del 7 agosto 2015 ha delegato al Governo l’adozione di un decreto legislativo per la riforma dell’organizzazione, delle funzioni e del finanziamento delle Camere di commercio, stabilendo che tale attività dovrà essere espletata entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della stessa, ovvero entro il 28 agosto 2016.

Sarebbe pertanto quantomeno opportuno sospendere le trattative per l’accorpamento, in attesa di vedere il risultato dell’attività del Governo. Non di meno, se la scelta deve sempre ricadere su Parma - con la scusa della sua posizione geografica centrale –, attribuendo così sempre in ogni occasione un ruolo marginale a Piacenza, non resta altro da fare che distaccare la Primogenita dall'Emilia-Romagna ed aggregarla alla Lombardia, come già peraltro auspicato in passato».

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