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Cronaca

«Sei un marocchino di m... e io un nazifascista convintissimo» e giù botte: due arresti 

Due piacentini di 22 e 40 anni sono finiti alle Novate con pesanti accuse. Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile in brevissimo tempo, sono iniziate a metà ottobre dopo l'aggressione di un marocchino davanti ad un locale

Due uomini di 22 e 40 anni sono finiti in carcere dopo l'esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare chieste e ottenute dal pm Matteo Centini al gip. A portarli alle Novate i poliziotti della Squadra Mobile guidata da Serena Pieri. I due sono accusati di resistenza e oltraggio a ufficiale lesioni con aggravante razziale e tentata estorsione.  Le indagini sono iniziate a metà ottobre quando un marocchino è  stato aggredito fuori da un noto locale cittadino. Il 22enne piacentino G.B., lo avrebbe insultato dicendo "marocchino di merda" e poi lo avrebbe picchiato. Entrambi hanno precedenti. Il più giovane per guida in stato di ebbrezza, invasione di terreni ed edifici, danneggiamento e noto assuntore di stupefacenti. Il 40enne invece è pregiudicato per lesioni, minacce e resistenza a pubblico ufficiale, ha precedenti per violenza privata, violazione di domicilio, danneggiamento e invasione di terreni ed edifici. 

serena pieri-6Non solo, durante la violenza G.B. - fanno sapere dalla questura - lo avrebbe accusato di appartenere ad una razza inferiore, lodandosi di ciò che aveva fatto e proclamandosi nazifascista convintissimo, fiero del proprio comportamento razzista. A partire da questo episodio l’attività degli investigatori ha permesso di ricostruire e addebitare al G.B. ulteriori e differenti condotte, caratterizzate da un elemento comune rappresentato dallo sfondo razziale e l’estremizzazione politica delle condotte, accompagnate da un’aggressività feroce e crescente. In particolare, oltre ad episodi di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, il 31 ottobre  il giovane si rendeva nuovamente protagonista di un’aggressione ai danni di un ragazzo piacentino: con un pugno gli aveva spaccato il naso.

Il lavoro di investigazione condotto sul profilo criminale dei due soggetti destinatari di misura cautelare ha condotto, inoltre, alla configurazione di un tentativo di estorsione posto in essere dal G.B. in concorso con il 40enne, F.S., originario della Basilicata, nei confronti di un piacentino al quale, dapprima, avevano prestato una somma di denaro e successivamente, a fronte di una mancata restituzione immediata della somma, lo avevano terrorizzato con condotte intimidatorie, aggressive e minacciose, anche nei confronti dei famigliari della vittima, sino a giungere a delle vere e proprie manifestazioni di violenza fisica. 

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