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Cronaca

«Semplice e incisivo comunicatore: ha infuso speranza ai nostri cuori». Il vescovo ricorda Tonini

La diocesi di Piacenza-Bobbio ha ricordato il cardinale piacentino Ersilio Tonini nel centenario della nascita. Nel pomeriggio del 19 luglio, nella Cattedrale di Piacenza, il vescovo Gianni Ambrosio ha presieduto una messa solenne; domenica 20 luglio, alle 21, sempre nella Cattedrale di Piacenza, verrà eseguita la “Messa da Requiem”di Giuseppe Verdi dall’orchestra sinfonica “La Verdi” e Coro sinfonico di Milano “Giuseppe Verdi”

La diocesi di Piacenza-Bobbio ha ricordato il cardinale piacentino Ersilio Tonini nel centenario della nascita. Nel pomeriggio del 19 luglio, nella Cattedrale di Piacenza, il vescovo Gianni Ambrosio ha presieduto una messa solenne; domenica 20 luglio, alle 21, sempre nella Cattedrale di Piacenza, verrà eseguita la “Messa da Requiem”di Giuseppe Verdi dall’orchestra sinfonica “La Verdi” e Coro sinfonico di Milano “Giuseppe Verdi”

Ecco le parole con le quali il vescovo Ambrosio ha ricordato la figura di Tonini durante la sua omelia di sabato pomeriggio.
«Carissimi fratelli e sorelle, siamo qui, questa sera, per ricordare, nella preghiera di lode e di ringraziamento, il nostro fratello Ersilio Tonini, nato nella Chiesa piacentina e diventato vescovo di Macerata e poi di Ravenna, creato cardinale da san Giovanni Paolo II. Nel centenario della sua nascita su questa terra e a un anno dalla sua nascita al cielo, preghiamo perché, per la misericordia del Signore, si compiano le parole che il Cardinale ha scritto: “quella preoccupazione per la salvezza dell’anima, ereditata da mia madre, si farà sentire anche là, alla fine della vita, e non potrò non esclamare: «com’era vero tutto quello che ho creduto e com’era santo quello che ho amato e splendido quanto ho sperato. E come valeva la pena stare vigilanti in attesa dell’arrivo di Lui a volto scoperto»” (parole che troviamo sul retro immagine-ricordo diffusa in occasione dei funerali del cardinale)». 

«Ringraziamo il Signore per il dono di questo padre e pastore, di questo maestro di vita cristiana, di questo semplice e incisivo comunicatore: egli ha accolto in sé l’amore di Cristo ed è diventato un limpido comunicatore di quello ‘stile’ evangelico che la parabola ci ha rivelato. Così il Cardinale ha illuminato le coscienze e ha infuso speranza nei cuori, trasmettendo fiducia con la sua umanità e la sua sapienza. La sua grande disponibilità al dialogo sui temi più diversi e più controversi nasceva dall’ascolto dell’interlocutore fino a far emergere il positivo – il buon seme – che scorgeva in lui e nelle sue posizioni, mai trascurando di offrire la verità luminosa del Vangelo. Rendiamo grazie al Signore per il dono di questo figlio della nostra Chiesa piacentina, Chiesa che il Cardinale ha sempre amato come madre che lo ha generato alla vita cristiana. Anche questa sua Chiesa continuerà ad amare il suo caro Cardinale».

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