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Venerdì, 19 Aprile 2024
Tribunale

Sessanta foto e video pedopornografici sul cellulare, 51enne a processo

Sul banco degli imputati un tunisino accusato di aver postato su Facebook un video pedoporno del quale però non è stata trovata traccia dal perito, nel suo cellulare trovate centinaia di file. La difesa: «Un errore»

E’ accusato di aver detenuto nel proprio cellulare trenta foto e ventinove video pedopornografici e di aver caricato su Facebook un filmato con minori coinvolti in comportamenti sessuali espliciti. Per questo un 51enne tunisino da anni nel Piacentino sposato con figli, è finito sul banco degli imputati davanti al collegio di giudici presieduto da Stefano Brusati. I fatti risalgono al 2018 e le indagini sono state condotte dalla Polizia Postale. Nell’udienza del 16 febbraio il perito della procura incaricato dal pm Emilio Pisante ha spiegato ai giudici quanto emerso dall’analisi del cellulare dell’uomo che è difeso dall’avvocato Wally Salvagnini. La difesa nega e respinge fortemente ogni addebito in capo all’imputato sostenendo che si tratti di un errore dovuto alla poca capacità e praticità del 51enne nell’utilizzo di smartphone.

Dalla perizia è emerso che «nel dispositivo erano presenti più di mille foto di cui 344 porno e 30 pedopornografiche trovate però nella cache e quindi non salvate appositamente in memoria». «Di queste – ha spiegato – non è dato sapere la provenienza. Circa i video ne sono stati trovati 753 totali di cui 447 porno e 29 pedoporno. Questi sono stati trovati in una cartella “WhatsApp Private” che raccoglie file video scaricati da WhatsApp che l’utente non vuole siano presenti nella galleria. Quindi – ha proseguito – tale materiale, scaricato da chat, è stato appositamente salvato in quella cartella non facilmente visibile come foto-video nella galleria». Al netto tuttavia dalle analisi circa il presunto video postato sul noto social network, il professionista evidenzia che nelle attività effettuate non compare il post di alcun video e non c’è nessuna traccia di file caricati nelle date e nelle ore indicate. Infine, in nessuna chat di messaggistica sono presenti messaggi a sfondo sessuale.

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